Internet e' un mondo fantastico anche per leggere e condividere opinioni, ma nel campo delle recensioni online occorre muoversi con i piedi di piombo…
La condivisione di opinioni, idee, recensioni su vacanze o oggetti acquistati è diventata man mano nel tempo una parte preponderante in Internet. L'esplosione di social, siti web dedicati ai ristoranti e alberghi, negozi online che offrono uno spazio per recensire i prodotti acquistati, sono ormai entrati nella nostra vita quotidiana. Purtroppo, però, non sempre è tutto oro ciò che luccica.
Amazon querela oltre 1100 opinionisti sulla propria piattaforma di vendita online
Amazon è probabilmente il negozio leader della vendita online, prezzi bassi, consegne veloci ed efficienti, sistema di restituzione oggetti non funzionanti o che comunque non rientrano nelle aspettative del cliente, molto funzionale. Una cosa però attira parecchio i visitatori del sito Amazon: la possibilità di leggere le recensioni degli oggetti acquistati da altri clienti. Delle buone recensioni su un prodotto possono davvero far decollare le vendite su un sito online così frequentato, ed è evidente quindi che occorre aumentare i controlli affinchè le recensioni siano davvero autentiche e magari non alimentate dai produttori degli oggetti in vendita.
La reputazione online ormai conta tantissimo, Amazon si rende perfettamente conto di questo. Anche un gigante del Web deve stare molto attento che non ci siano false recensioni sul proprio portale e già nell'Aprile scorso erano state denunciate ben quattro aziende online che vendevano recensioni fasulle per falsare l'andamento delle vendite di determinati prodotti.
Molto famoso è un sito di recensioni di viaggi e ristoranti (qualche volte non veritiere sia in negativo che positive) come TripAdvisor portale di viaggi. In questo caso sembrano essere un po' meno seri rispetto ad Amazon, perchè TripAdvisor non ha mai preso iniziative così clamorose.
Amazon ora querela anche utenti privati
Oltre 1114 “utenti” sono stati identificati negli ultimi tempi, tramite una sezione sicurezza di Amazon, che vendevano per 5 dollari ad articolo recensioni positive pubblicate sul portale di vendita online. I servizi venivano offerti tramite un'altra piattaforma molto conosciuta, Fiverr.com (estranea alla vicenda), un bel sito di successo dove utenti di tutto il mondo offrono e cercano servizi vari.
Nonostante gli utenti ingannevoli usassero Ip diversi per non farsi identificare (cosa serve un IP), Amazon, dopo alcune indagini interne, incrociando anche i dati di Fiverr.com, è riuscito ad identificare e bloccare oltre un migliaio di utenti coinvolti nelle recensioni a pagamento.
Mille o poco più utenti sono pochi rispetto alle centinia di migliaia di recensori che sono presenti su Amazon, ma il messaggio che vuole essere lanciato è che “Amazon protegge i propri clienti da frodi create da produttori e venditori sulla propria piattaforma online“. Soprattutto in Internet la fiducia in un marchio è un aspetto ormai cruciale nelle scelte dei consumatori ed Amazon intende proteggersi dai falsi commenti positivi avvertendo altri eventuali falsi commentatori di non avventurarsi in lavori pericolosi (per pochi soldi) che potrebbero però sfociare in una denuncia con richiesta di danni.
A tal proposito un articolo che vi consigliamo è: come risparmiare comprando online.