La Germania autorizza i Trojan per le indagini

In una guerra ormai conclamata sulle reti informatiche, la Germania ha dato legalita' ad un keylogger creato apposta per indagare nelle reti informatiche…

keylogger trojan di Stato

Il Ministro degli Interni tedesco ha rivelato, poche ore fa, che la Germania attualmente ha competenze tecniche informatiche per creare ed utilizzare dei trojan ad alta efficienza per intercettare le comunicazioni digitali.

Il software creato dai tecnici tedeschi permette di controllare ogni input effettuato dalla macchina informatica del soggetto, può essere un Pc, uno smartphone o un tablet, un vero e proprio keylogger di Stato che consente di intercettare sia flussi audio che video in arrivo e in uscita dal device del sospettato. Il software è già stato sviluppato l'autunno scorso e, probabilmente, in azione da qualche mese.

Il problema di questi programmi spioni di Stato non è tanto l'utilizzo che può essere effettuato dalla Polizia o dipartimenti interni abilitati al controllo dei sospettati, è accaduto più volte, invece, che programmi così sofisticati possano sfuggire al controllo legale e “piegati” da abili hacker a scopi illegali. Un articolo che potrebbe interessarvi è anche: la verità sullo scandalo Datagate.

Altra cosa da considerare è che data l'altissima qualità di questi trojan e keylogger, essi stessi diventano strumento di commercio e rivenduti a Stati che tanto democratici non sono. In questi casi possono essere utilizzati per intercettare le comunicazioni tra dissidenti, oppositori politici, software che riescono a rastrellare tutte le password nelle macchine degli utenti. Il clamoroso caso dell'italiano Reggiani potrebbe essere preso ad esempio: molto facile che trojan simili siano stati “iniettati” anche nel suo Pc.

Mentre la Germania almeno ammette l'utilizzo di questi speciali software, che sono difficilmente intercettabili anche dai migliori antivirus, tante altre nazioni tacciono, fra cui l'Italia. Eppure molti esperti hanno dichiarato più volte che in questo campo, servizi segreti e polizia utilizzano software un po' troppo “liberamente” senza rendersi conto dei pericoli di ritorsioni nel caso sfuggano al loro controllo tecnico. Un articolo dettagliato è senz'altro: tutti spiati in Internet. Gli accadimenti di questi giorni, con il Presidente Silvio Berlusconi intercettato, può essere davvero illuminante.

Le uniche notizie che abbiamo, dell'intromissione di Stati nelle nostre vite digitali, avvengono solo tramite estemporanee fughe di notizie, ben lontane dalla trasparenza che la Germania vorrebbe attuare. Un classico esempio è il nostro articolo precedente: Prism il programma di sorveglianza che controlla Internet.

Inoltre, tenete presente, ad esempio, che qualsiasi cellulare è facilmente intercettabile, potete allora immaginare in che Mondo stiamo vivendo. Una delle possibili contromosse, per chi si sente “assediato”, a torto o a ragione, da tutte queste cose, è di utilizzare contro-sistemi piuttosto efficaci come, ad esempio, il sistema operativo anonimo Tails.

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