Dopo i tanti danni che identità fittizie hanno scatenato sul Web, tramite falsi account Facebook, (dalla politica americana alle fake news), il social network ha cominciato a richiedere una foto del volto per certificare l’identità reale dell’utente…
Facebook sta richiedendo una foto del volto del proprietario del profilo per verificare la reale identità dell’utente. Il più grande social network del Mondo ha cominciato a chiedere (ad alcuni utenti) l’upload di una immagine del volto per certificare gli account. Questa nuova metodica servirà a Facebook per identificare ed eliminare profili falsi.
In pratica questa richiesta permetterebbe al sistema di memorizzare un’immagine del volto dell’utente possessore dell’account, dunque rivelare eventuali attività sospette su profili falsi unicamente generati da algoritmi. Il social in blu si è subito affrettato ad affermare che la privacy dell’utente non ne soffrirà perché l’immagine del volto verrà automaticamente eliminata dopo la necessaria verifica.
In effetti questo drastico rimedio è stato reso necessario dal numero enorme di falsi profili creati per circostanze e scopi che servono a compiere azioni fraudolente. Poter verificare, quindi, in modo abbastanza veloce e sistematico la fondatezza del proprio profilo è molto importante per Facebook.
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La richiesta di Menlo Park avviene con un invito (per ora ad utenti in lingua inglese) di caricare una foto in cui il viso si veda chiaramente. La modalità è la più veloce ed efficace per individuare velocemente movimenti sospetti su profili dubbi, secondo Facebook.
D’altronde non si può certo biasimare questo enorme social che, ormai, ha una importanza mediatica incredibile. Poche settimane fa era stato scoperto che oltre 130 milioni di persone erano state contattate, attraverso questa piattaforma, da gruppi russi creatori di fake news nel tentativo di alterare le elezioni statunitensi. Una vera e propria enormità di flussi fasulli che, se in futuro si ripetessero, potrebbero minare lo stesso Facebook. Le attività illegali sono diventate ormai il primo problema di amministratori, programmatori e controllori che quotidianamente regolano Facebook.
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Probabile che questa verifica facciale si estenderà rapidamente a tutte le nazioni. La cosa non chiara è se sarà sistematica per ogni profilo oppure scatterà automaticamente solo dopo dei sospetti algoritmici su alcuni profili a rischio.
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