I due cloud gratuiti che vanno per la maggiore sono Google Drive e Dropbox, due servizi di grande successo, molto conosciuti e apprezzati dagli utenti di tutto il Mondo. Due prodotti simili che però hanno delle differenze sostanziali…
Google Drive e Dropbox sono leader incontrastati, per ora, nell’archiviazione di file, documenti, video, su server esterni e vengono molto utilizzati sia in campo privato che lavorativo. Un backup con questi due servizi significa mettere in sicurezza i dati più preziosi, perché anche se anche un server del servizio si rompe, la continua replica di tutti i dati sugli altri server della rete garantisce l’assoluta integrità di tutti i file.
Entrambi i servizi offrono un accesso completo via Web e un client locale da installare sul nostro dispositivo per la sincronizzazione. Dropbox, però, offre qualcosa in più in questa situazione perché ha dei client ufficiali anche per Linux, App per Windows Phone e Blackberry. Google Drive è perfetto con Android e anche per iOS della Apple che consentono di modificare direttamente anche i file di Office.
L’integrazione con i documenti Office che si possono modificare ed utilizzare online è invece quel qualcosa in più per Google Drive, mentre Dropbox ha comunque app di terze parti che sfruttano proprio Dropbox per sincronizzare gli archivi tra più dispositivi.
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Le interfacce Web di Google Drive e Dropbox
Dropbox è decisamente indietro rispetto a Google Drive quando si parla di interagire direttamente con il nostro archivio tramite l’interfaccia Web. Dropbox è molto semplice e minimale, mentre Google Drive simula un vero e proprio desktop Pc con il trasferimento, selezione, doppio clic, menù contestuali (operazioni che gli utenti fanno già su un comune Pc ed aiuta moltissimo nella gestione dei file archiviati su Google Drive).
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Motore di ricerca interno nel cloud
Anche qui Google Drive sembra essere in netto vantaggio: per chi ha un archivio molto grande, un motore di ricerca interno per trovare file e documenti è essenziale. Soprattutto per chi ha parecchi documenti tipo Office o in Pdf.
Dotazioni gratuite e a pagamento
Entrambi i servizi offrono una versione gratuita: Google Drive parte con 15 Gbyte gratuiti, mentre Dropbox ne offre solo 2 Gbyte, ma espandibile fino a 15 Gbyte invitando amici e dandosi da fare con altre richieste.
Nei piani a pagamento il prezzo più basso è quello di Google Drive, con solo 1,99 euro al mese avrete a disposizione ben 100 Gigabyte di archiviazione. Occorre però dire che Dropbox offre ben 2 TB al prezzo di 9,99 euro al mese. Per una attività business è forse più conveniente Dropbox perché offre una elevata capacità di memorizzazione, mentre Google Drive a 1,99 è ottimo per iniziare.
Velocità upload e download
Qui occorre dire che Dropbox è ancora superiore, forse proprio per questa sua tendenza a non offrire grosse capacità gratuite e a tentare di limitare l’utenza business a piani più costosi, anche se nel rapporto qualità prezzo ottimo.
Sicurezza dei file archiviati
Entrambe le piattaforme di archiviazione utilizzano sistemi crittografici di alto valore con chiavi 256 bit e cifratura AES. Queste “blindature” sono impossibili da craccare, anche le password di accesso sono protette con login di verifica tramite SMS, codice di sblocco o chiamata.
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