Fate i backup dei vostri dati! E’ una grande responsabilità mantenere i vostri dati al sicuro.
In questo articolo cercheremo di farvi capire quanto sia importante fare backup frequenti dei dati del proprio PC. Speriamo di convincervi!
Il backup dei dati suona talvolta come un compito difficile, qualcosa per informatici avanzati. Se la pensate così non è affatto vero, in realtà non è così complicato come potrebbe sembrare.
Ecco tutto quello che c’è da sapere, a partire da zero. In questo articolo, supponiamo che non sappiate assolutamente nulla di questo argomento. Quindi cercheremo di rispondere a tutte quelle domande che hai sempre avuto paura di fare.
Perché fare backup frequenti e regolari?
Un backup dei dati non è altro che una copia dei dati presenti su un PC (parleremo solo di computer in questo articolo). Prendete qualsiasi file di testo, selezionatelo, premete Ctrl+C per copiarlo, e poi premete Ctrl+V per incollarlo su un’altra pagina, ecco creato un duplicato esatto di quel file. In pratica: avete appena fatto un backup di quel file.
I backup sono importanti perché talvolta accadono scenari imprevedibili che potrebbero rendere improvvisamente inaccessibili i vostri file. Possono davvero accadere delle cose al di fuori del vostro controllo senza che voi ne siate a conoscenza.
Un caso che capita spesso: supponiamo di contrarre un virus per email che distrugge il disco rigido o che tiene i file in ostaggio per ricatto. Che il malware provenga da un sito Web dannoso o da un’unità USB infetta, non importa: i file sono ormai definitivamente scomparsi. Non sarebbe importante avere una copia di questi file depositati altrove?
A questo proposito, dei virus propagati per email, leggete un importante articolo: attenzione alle visualizzazioni nascoste negli allegati.
Un altro esempio banale potrebbe essere un lavoro a cui vi dedicate da mesi, una tesi, un romanzo. E’ possibile, ed è davvero successo, di premere un tasto sbagliato e tutto viene cancellato. Mesi di lavoro bruciati in pochi secondi. Ovviamente con un backup recente il danno sarebbe minimo.
Qualche volta è possibile recuperare file cancellati per sbaglio con un programma di recupero, ma non sempre è possibile!
Ad ogni modo considerate che un vero backup è molto più che spostare i file su un altro supporto di memorizzazione e sperare che duri nel tempo. Tenete sempre presente che se tutti i backup sono su un’unità esterna e l’unità stessa si rompe, tutti i file memorizzati moriranno con essa.
Che cosa si dovrebbe includere nei backup?
La regola generale è che si deve eseguire il backup di qualsiasi file che non si può perdere. I documenti e romanzi che state scrivendo sono scelte ovvie, ma altri file possono includere musica, film, foto, note personali, file di configurazione e altro ancora.
Alcune persone fanno il backup di tutto, è anche questa una buona idea, ma ci sono alcune cose da tenere a mente prima di esagerare con i vostri backup.
In primo luogo, i backup richiedono spazio di archiviazione. Questo non è un problema per i file di piccole dimensioni come documenti Word e PDF o le impostazioni di configurazione. Tuttavia, se si desidera eseguire il backup di raccolte di musica e video di decine o centinaia di giga-byte di grandi dimensioni, allora occorrono grandi dimensioni per archiviare i backup.
In secondo luogo, la creazione dei backup richiede tempo. Anche in questo caso, non è un grosso problema per i file più piccoli, ma copiare una collezione di 100 GB di videogiochi può richiedere parecchio tempo. Anche lo stesso ripristino di questi backup richiederà molto tempo.
Le impostazioni del sistema operativo sono importanti quanto i file, e in alcuni casi anche più importanti. Ad esempio, System Restore è come un backup di sistema che è possibile utilizzare per ripristinare Windows se dovesse iniziare a comportarsi in modo strano. I backup del registro di Windows sono anch’essi importanti in caso di errori di registro non risolvibili.
Con quale frequenza si dovrebbero effettuare i backup?
Questa è una delle domande più comuni, è difficile dare una buona risposta.
Come regola generale: più spesso i file vengono modificati, più spesso è necessario eseguirne il backup. E se si può prevedere un grande cambiamento, allora si dovrebbe sempre fare un backup prima che il grande cambiamento avvenga.
Nel caso io lavorassi ad un romanzo, probabilmente farei backup settimanali e terrei ogni backup, datato, separatamente, nel caso in cui avessi necessità di un backup specifico.
Ecco la cosa più importante: troppi backup e troppo pochi backup sono entrambi migliori di nessun backup.
Dove conservare i backup?
In generale, esistono due tipi di archiviazione per i backup dei dati: i backup locali e i backup online. Ognuno ha i propri pro e contro, il che significa che entrambi sono importanti in modi diversi. L’ideale sarebbe utilizzarli entrambi.
I backup locali sono memorizzati in un luogo in cui si ha accesso fisico. Esempi includono il computer principale, un secondo computer portatile, un disco rigido esterno o anche un’unità flash USB. I backup locali sono fantastici perché si ha accesso completo in ogni momento e si ha il pieno controllo su di essi.
Le chiavette USB vanno bene, ma spesso hanno poco spazio, è necessario investire sempre in nuove unità di archiviazione e ciò potrebbe aumentare i costi.
Un consiglio che possiamo darvi: non tenete il vostro disco esterno o chiavetta USB nello stesso locale dove c’è il PC, è meglio in locali diversi. Il motivo? Un piccolo incendio, un furto o altre situazioni del genere coinvolgerebbero anche i vostri preziosi backup.
Backup online sul Cloud pro e contro
I backup online sono archiviati da qualche parte su Internet, di solito in datacenter su server che replicano di continuo i dati eseguendo automaticamente altri backup.
Alcuni Cloud sono anche fisicamente dislocati in zone del mondo diverse, così che, se un datacenter viene distrutto da un terremoto (poniamo il caso) i dati sono già stati precedentemente duplicati in altri posti fisici (quindi, massima sicurezza di continuità).
Per gli utenti abituali come me e voi, i backup online sono per lo più conservati in account di cloud storage come Dropbox, Google Drive o il recente e blindatissimo pCloud Crypto. E’ un’ottima soluzione perché poi è possibile accedervi da qualsiasi luogo.
Nel caso del cloud, però, ci sono ben due lati negativi. Uno, caricare file su Internet è molto più lento del trasferimento diretto su un’unità fisica, il che è un grosso problema per i backup di grandi dimensioni. Nel caso abbiate una fibra come connessione è possibile caricare, magari di notte, anche diversi giga-byte, ma scordatevelo di farlo con una semplice Adsl.
Leggete qui, per informarvi: le differenze tra una connessione in Fibra e una ad Adsl.
Un’altra osservazione negativa per il backup su un Cloud è che i vostri dati sono alla mercé del servizio di archiviazione online. Se c’è una violazione, i vostri backup potrebbero essere rubati senza alcun rimedio. Al limite potreste crittografare i vostri file prima di caricarli sul Cloud. Così, anche fossero rubati, sarebbe poi impossibile aprirli.
Il buon senso ci dice allora di utilizzare l’archiviazione locale sia per i dati sensibili che per i file più grandi. Per il resto, l’archiviazione sui cloud storage è una buona soluzione.
Consigli finali sui vostri backup
Sappiamo che i backup possono essere un problema da gestire, ma è meglio sviluppare subito una mentalità che vi aiuti ad evitare problemi in futuro.
È possibile eseguire il backup clonando un intero disco rigido tramite dei programmi gratuiti. In questo caso sia il backup che il ripristino del sistema prenderà qualche ora, ma avrete un backup totale sia dei dati che del sistema operativo Windows. Non dovrete più installare driver, configurazioni o altro, tutto sarà ripristinato esattamente come prima. Vi servirà un disco esterno capiente per archiviare l’intera immagine speculare del vostro disco fisso del PC.
Anche i backup automatici sono una manna dal cielo. Quando si utilizzano il cloud storage come Dropbox o Google Drive, è possibile impostarlo in modo che i file vengano sincronizzati automaticamente tra il computer e il servizio. Questo è in effetti un metodo per effettuare backup automatici: i file del computer vengono periodicamente inviati su Internet. Dovrete solo indicare le cartelle che verranno copiate dai cloud storage.
Nel caso utilizziate Windows 8.1 o Windows 10, c’è una funzione di sistema integrata chiamata File History che dovreste davvero considerare di usare. La Cronologia file prende automaticamente le istantanee dei file e le salva su un’unità esterna o su un’unità di rete, consentendo di tornare a qualsiasi istantanea salvata in precedenza.
Per i file, documenti e video, esistono soluzioni di backup automatico gratuite di terze parti, non proprio adatte ai neofiti del PC, ma potete provarci a studiarvele un po’ visto che sono gratis.
I backup crittografati sono sempre più sicuri. Ci sono molte ragioni per iniziare a crittografare file. Pensate alla crittografia come una cassetta di sicurezza che può essere aperta solo con una chiave sicura. Per i dati sensibili, la crittografia è fondamentale.
Ultimo consiglio: testare i propri backup
Niente è peggio che avere mesi di backup solo per scoprire che c’è stato un problema nel processo di backup e nessuno di questi dati può essere ripristinato. Un backup rovinato è ancora peggiore di non avere un backup.
Come minimo, quando si effettua un nuovo backup, è necessario testarlo per vedere se può essere ripristinato. Non è necessario farlo per ogni backup effettuato (il che sarebbe un colossale spreco di tempo), ma è necessario controllarli ogni tanto, non si sa mai!
Alcuni dati cancellati per sbaglio possono essere recuperati con il programma gratuito Puran.