Ormai è ufficiale: anche i browser di ultima generazione sono purtroppo vulnerabili agli attacchi hacker. La nuova tecnologia di sicurezza è già stata aggirata. Ecco un servizio esclusivo ed esaustivo. Da leggere!
Pur non amando in particolare Bill Gates, una delle massime del creatore del sistema operativo Windows e su cui siamo d'accordo, qui in redazione, è quella che dice: “Solo i paranoici sopravvivono“.
Certo, a prima vista sembrerebbe una affermazione decisamente drammatica ed eccessiva, ma in informatica, oggigiorno, nulla deve essere dato per scontato, pena gravi danni sia in ambito casalingo che aziendale.
Una delle regole dell'informatica: disporre di software aggiornati per evitare problemi di stabilità ed “infiltrazione” di hacker nel sistema è stato purtroppo parzialmente smentito in questi ultimi tempi.
I browser più aggiornati, sia Firefox, Explorer o anche Chrome (non dimentichiamoci neanche dell'indimenticato e leggero Opera)
usualmente adottano una tecnica chiamata “Sandbox” per evitare, durante la nostra navigazione in Internet, che attacchi hacker riescano a penetrare nei nostri sistemi casalinghi o server aziendali. Cosa è la tecnologia “Sandbox“? In pratica i browser consentono l'esecuzione di schede e processi (indispensabili per navigare fluidamente in Internet) all'interno di aree di memoria protetta del sistema operativo. E' una vera e propria sezione blindata del sistema operativo e teoricamente qualsiasi processo avviato (anche maligno) non può estendersi al computer perchè rimane nella “Sandbox” limitata del computer ed infine eliminata al termine del processo.La tecnica della “Sandbox” sembrava il sistema ideale per proteggere in modo trasparente gli utenti dai pericoli del web, infatti è una tecnologia semplice, che si avvia in automatico senza nessuna interazione da parte dell'utente e quindi perfetta per la gran massa dei “navigatori” che non sono dei tecnici informatici. In realtà, entrando più nello specifico, i diversi browser agiscono in maniera diversa per attivare la “Sandbox”, ma in termini generali il concetto semplificato è quello di creare una “zona protetta” che non estenda i file maligni al sistema operativo.
Il concetto di “Sandbox” era valido ed ha funzionato, nei primi tempi, purtroppo ora sono arrivate le cattive notizie. Esperti di sicurezza affermano con relativa certezza che gli hacker sono riusciti a “sfondare” questa protezione e attraverso pagine web predisposte riuscirebbero comunque a costringere Windows ad avviare ed eseguire singoli programmi malevoli.
Non solo questo problema riguarda i browser, ma anche alcuni meccanismi di difesa che Windows aveva inserito nel proprio codice. L'ultimissimo browser, Explorer 9, non riesce comunque ad arginare questo problema.
La verità è che la stragrande maggioranza degli utenti del sistema operativo Windows, attualmente, non hanno possibilità di difesa da attacchi hacker mirati e tecnologicamente avanzati. Tornando alla massima di Bill Gates cosa fare allora? Una buona possibilità è quella di aprire browser in ambienti virtuali tramite il software (nella versione gratuita) Vwmare (o altri sistemi di virtualizzazione) o di usare plugin aggiuntivi specifici (ad esempio per Firefox) come Vwmare Firefox (clicca sul nome per accedere).
Un altro software da usare potrebbe essere Returnil (clicca sul nome per accedere), che praticamente “congela” il sistema operativo e qualsiasi programma installato durante la vostra navigazione in Internet, sarà perfettamente cancellato appena ravvierete Windows, anche fosse un virus!
Un altro buon sistema è quello di avere un firewall aggiornato (oltre al consueto antivirus). Alcuni firewall sono decisamente efficaci e potenti anche nella versione gratuita, potete consultare una lista qui: firewall gratuiti (clicca sul nome per accedere). L'unica problematica di questi software è quello che debbono essere impostati la prima volta e sarebbe meglio farsi aiutare da un utente più esperto.
Ad ogni modo sempre allerta, i soldi che girano su Internet sono davvero tanti, e ogni giorno tramite la grande rete migliaia di computer vengono infettati. Torneremo ancora su questo importante argomento, non trascurate mai la sicurezza!
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