Tipologie di file system

Per la corretta formattazione di un qualsiasi dispositivo di memoria e' essenziale utilizzare un file system…

vari tipi di filesystem

Esistono differenti tipologie di file system e prima di iniziare con il processo di formattazione è bene approfondire le caratteristiche di ognuno di essi ed i vantaggi specifici di ciascuno.

Con l’espressione file system si intende il sistema con cui sono organizzati i file memorizzati su un dispositivo di archiviazione e l’insieme delle istruzioni utilizzate per gestire al meglio i file salvati e per garantire un efficiente percorso di archiviazione. Attualmente qualsiasi sistema operativo integra un file system, dal momento che l’archiviazione e la gestione dei dati sono fra i compiti principali affidati al sistema operativo stesso.

Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi file system, ognuno dei quali presenta punti di forza e punti deboli specifici. Si ricorda che un’unità di memoria, ad esempio un hard disk, può suddividere lo spazio a disposizione in più partizioni e che ciascuna di esse può sfruttare al meglio un file system differente.

Il file system raccoglie anche tutte le informazioni necessarie per stabilire attributi e permessi di ciascun file ed organizza al meglio le informazioni per rendere rapido il compito del sistema operativo di ritrovare, fra i tanti, i dati richiesti dall’utente.

I principali file system sono i seguenti: FAT32, exFAT, NTFS e ReFS. Di seguito ciascun file system viene descritto e messo a confronto con gli altri, cercando di elencare i pregi ed i difetti di ognuno.

File system FAT32

Il file system FAT32 è il più vecchio dei tre elencati. Esso è stato introdotto, come successore del file system FAT16, con la versione Windows 95 e, sebbene nel corso degli anni siano stati messi a punto sistemi di gestione dei file più moderni, continua ad essere uno dei pilastri fondamentali nel mondo della tecnologia: basti pensare che la maggior parte delle unità flash attualmente in commercio hanno una formattazione con FAT32, al fine di renderle compatibili con qualsiasi computer, anche con i device datati.

Il punto debole principale del file system FAT32 è la limitazione a 4 GB per quanto concerne la grandezza dei file che possono essere gestiti.

Un’altra limitazione riguarda la dimensione massima delle partizioni, fissata a 32 GB. Nelle prime versioni del sistema operativo Windows questa limitazione non poteva essere in alcun modo aggirata, mentre le ultime release dell’os di casa Microsoft consentono una maggiore libertà di azione, permettendo all’utente di gestire partizioni fino ad un massimo di 8 TB, utilizzando però unità di terze parti.

Bisogna sottolineare che, sebbene resti un ottimo strumento, il file system FAT32 risulta essere datato sotto molto punti di vista. Manca del tutto, ad esempio, la possibilità di gestire i permessi dei file, possibilità presente invece nei file system più moderni.

File system exFAT

Nel 2006 la Microsoft ha presentato il file system exFAT, proposto come il legittimo successore di FAT32 e per questo spesso indicato anche con il nome FAT64. Questo file system è stato sviluppato partendo dai punti di forza del predecessore, quindi leggerezza del sistema e velocità di utilizzo, andando però a migliorare i punti deboli dello stesso, in particolare rimuovendo le limitazioni presentate nella descrizione di FAT32.

Il file system exFAT è correttamente supportato dal sistema operativo della Apple Mac OS X e può essere utilizzato senza problemi anche su device che sfruttano Linux, scaricando però il software richiesto. E’ supportato inoltre dalla PlayStation 4 e dalla console Xbox One.

File system NTFS

Il file system NTFS è uno dei miglior successi della Microsoft. E’ stato presentato ufficialmente in versione definitiva con il lancio di Windows XP, sebbene in realtà proposto anche con versioni precedenti del sistema operativo Microsoft.

Il file system NTFS è attualmente la scelta migliore per la formattazione sia di unità di memoria interna (hard disk) sia di unità di memoria esterna (ad esempio le pendrive). I punti di forza principali consistono nell’assenza di limitazioni circa la dimensione dei file, almeno dal punto di vista pratico.

Il file system NTFS è in grado di gestire file con grandezza massima di 16 TB e partizioni di dimensione massima di 256 TB: questo significa che, anche se dal punto di vista teorico esistono delle limitazioni, dal punto di vista pratico esse non sussistono, dal momento che si tratta di dimensioni notevoli, mai raggiunte dai file di uso quotidiano.

NTFS presenta anche l’ottima funzione journal, pensata per garantire massima sicurezza nella gestione dei file. Questa funzione consente di tenere traccia di tutte le modifiche apportate ad uno specifico file, al fine di garantire il recupero del file stesso nel caso in cui un processo dovesse essere interrotto o dovesse non andare a buon fine.

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File system ReFS

Il file system ReFS è il successore dell’NTFS ed è stato presentato con Windows Server 2012, ma è correttamente utilizzabile anche su Windows 8.1 e Windows 10.

Fra le novità introdotte troviamo la struttura gerarchica B+Tree, ovvero una struttura a tabelle che richiama subito alla mente quella utilizzata per i database relazionali, e il pacchetto degli strumenti di resilienza, i quali controllano i file memorizzati nell’unità e, nel caso di una copia danneggiata, si occupano di correggere gli errori in automatico.

Per il momento il file system ReFS non è ancora considerato completamente maturo: la Microsoft è al lavoro per mettere a punto le ultime funzionalità e per correggere i piccoli difetti fino ad ora riscontrati. Presto la compatibilità dovrebbe essere estesa anche ad altri sistemi operativi e alle altre versioni dell’OS Windows.

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