Wi-Fi libero in Italia

Finalmente una presa di posizione chiara da parte dell'Authority che dissolve una nebulosa intricata, fatta di leggi e decreti: il WiFi in Italia ora è davvero libero


Un passo importante verso il WiFi gratuito per tutti, un po' come accade nella stragrande maggioranza dei paesi europei. L'Autorità garante per la Protezione dei dati ha confermato che è possibile, da parte dei pubblici esercizi, fornire connessione WiFi libera senza sottostare a tutte le regole burocratiche del famoso decreto Pisanu, abrogato, ma mai dimenticato (sopratutto da parte delle autorità preposte).

I gestori dei locali sono sollevati da ogni responsabilità sull'uso della propria rete Wi-Fi e grazie a questa chiara presa di posizione dell'Autorità ora sarà molto più facile trovare in città e paesi rete Wi-Fi collegate ad Internet aperte, senza alcun problema di autentificazione anche ad utenti di passaggio.

Inoltre è chiarito che occorre il consenso personale dell'utente per registrare dati personali e quindi si ritiene confermata la firma per l'autorizzazione al trattamento dei dati personali. Pertanto, è una conferma in più, che tutte le scartoffie burocratiche come i log, registrazione dati dell'utente e altro, non dovranno più essere registrati, ma solo se il gestore lo vorrà specificatamente, e comunque seguendo tutta la procedura corretta per il rispetto della privacy.

L'Autorità Garante ha inoltre chiarito che potranno essere cancellati senza rischi tutti gli strumenti e il monitoraggio dei dati impiegati in questi anni mentre era in vigore il famigerato decreto Pisanu.

La notizia, con questa conferma chiara e specifica che si attendeva da tempo, fa tirare un sospiro di sollievo alle centinaia di migliaia di pubblici esercizi (Bar, discoteche, alberghi, stabilimenti balneari) che potranno d'ora in poi offrire la connessione Internet senza alcun tipo di preoccupazione sui siti visitati e la operatività in Internet dei propri utenti.

D'altronde non si è mai compreso perchè è possibile la connessione, ad esempio negli Usa o Inghilterra, a reti Wi-Fi libere senza alcun tipo di restrizione (dove hanno problemi di terrorismo immensamente superiori ai nostri) e in Italia, invece, resisteva stoicamente questa restrizione anti-diluviana.

E' anche vero, però, che il danno è stato comunque fatto con il decreto Pisanu. Probabilmente, ora, ci vorranno anni per convincere i pubblici gestori che non si corre alcun pericolo a lasciare aperte le proprie Wi-Fi, sarebbe bene quindi che questa notizia venisse pubblicata sui maggiori quotidiani e magari condivisa da tutti, in Internet, in particolar modo sui social network tipo Facebook o Twitter.

Anarchia.com ha pubblicato spesso dei software gratuiti che possono aiutare nella ricerca di Wi-Fi libere a cui collegarsi. Mai come ora è consigliabile installare sui propri netbook un software per la ricerca reti come inSSider (link) che vi permette di verificare la presenza di Wi-Fi e la qualità del loro segnale.
Un altro programmino molto apprezzato è WirelessNetView (link) che individua anch'esso reti Wi-Fi alla portata del vostro computer e fornisce molti dettagli sulle connessioni.

Allora, date la notizia a tutti: finalmente anche in Italia è iniziata ufficialmente l'era del Wi-Fi libero.

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