Alcuni possessori di telefonini Android si lamentano che il proprio device, dopo un po’ di mesi, diventi lento e non più facilmente gestibile. Ad esempio sembra che i telefoni iPhone, dotati di sistema operativo iOS, mantengano fluidità e velocità per anni, ma sarà vero? Esaminiamo allora questa problematica…
Innanzitutto occorre chiarire che fare il confronto tra due sistemi operativi così profondamente diversi, su due piattaforme diverse, non è affatto facile perché entrano in campo diversi fattori. Proveremo però a dare una risposta se è vero che a lunga andare Android diventi più lento di un iPhone dotato di iOS. Senza alcuna “guerra di religione” cercheremo di esaminare i fatti in modo semplice.
I telefoni Android sono molto più economici di un iPhone
Nell’universo Android potrete trovare telefoni da 50 euro a 1000 euro ed è già il primo elemento da prendere in considerazione, stessa cosa non accade per un iPhone nuovo. L’economicità non corrisponde mai a qualità, è una legge di mercato, ed è questo il primo fattore che salta agli occhi. Nel caso abbiate speso 200 euro per, tutto sommato, un buon prodotto Android con 1 Gb di ram, non potrete poi confrontarlo con un iPhone da 700 euro lamentandovi che il vostro Android dopo un anno è diventato più lento. E’ anche vero che spesso occorre agire per velocizzare di nuovo un iPhone, ma accade più raramente rispetto ad Android. Occorre però fare paragoni, almeno, con telefoni della stessa fascia di prezzo. Chiarito questo, che è fondamentale, ma molti consumatori spesso non ci pensano, passiamo poi alle due strutture dei sistemi operativi.
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Android ed iOS due mondi completamente diversi
E’ vero: il sistema operativo Android è un sistema per smartphone un po’ più lento rispetto a iOS, ma perché, d’altro canto, ha alcune necessità che un sistema iOS iPhone non deve avere. Più lento significa comunque che impegna risorse maggiori per rimanere fluido nel tempo e quindi, comprare uno smartphone Android da 600 euro con 4 GB di ram sicuramente competerà nel tempo con un iPhone dello stesso prezzo.
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Le applicazioni incidono parecchio nella fluidità di uno smartphone: sviluppare app per iPhone è molto più semplice poiché si tratta di “ottimizzare” il software su pochi dispositivi diversi e quasi tutti sempre aggiornati all’ultima versione di iOS. Sviluppare app per Android è terribilmente più complicato perché il software deve girare su migliaia di hardware diversi con personalizzazioni ad-hoc create dai produttori stessi. Senza contare che gli stessi device hanno diverse versioni di Android dalle più vecchie alle ultime, aggiornatissime. Crash improvvisi, bug, rallentamenti del sistema, una nuova app Android installata può comportare tutto questo e tutto dipende dalla qualità del team di sviluppo. Installare continuamente app poco conosciute, create da programmatori improvvisati, può lasciare “strascichi” nel sistema, anche dopo una disinstallazione.
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Android, sistema operativo derivante da Linux
Google, proprietaria del sistema operativo Android, ha creato nel corso degli anni un vero miracolo con Android, ma sono stati obbligati a delle scelte che hanno compromesso la fluidità di tutto il sistema nel tempo.
Competere subito con un colosso come Apple, già quasi perfetto con il suo iOS iPhone, non era affatto facile, anzi, per questo furono obbligati ad utilizzare un kernel free, già disponibile e collaudato, Linux, per poi lavorarci e creare Android per dispositivi mobili. Senza scendere in particolari tecnici noiosi, i programmatori Android sono stati obbligati (avendo poco tempo a disposizione) a creare un sistema che potesse far girare App sviluppate da terze parti in un ambiente non idoneo. Si è scelto quindi un codice non nativo che ogni volta deve essere interpretato (tradotto) e che impegna di più la CPU con consumo di Ram superiore ad una app sviluppata per iOS in codice nativo. Ecco perché un device Android da 200 euro con solo 1 GB di ram diverrà inevitabilmente lento nel corso del tempo se installerete e disinstallerete diverse App.
Un prodotto Android di alta fascia non soffre rispetto ad un iPhone proprio perché dispone di maggior Cpu, ram e una architettura hardware di eccellente livello. La regola fondamentale tra i due sistemi operativi è che Android è installato su qualsiasi hardware di un qualsiasi produttore, a qualsiasi prezzo e con qualsiasi tipo di caratteristiche tecniche, cosa che per iOS non accade poiché è un vero sistema chiuso all’esterno. La maggior duttilità di Android si paga in prestazioni ed è per questo, a maggior ragione, che occorre spendere un po’ di più di 200 euro per avere un telefono che nel tempo rimanga fluido come un iPhone.
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