Per gli appassionati di tecnologia è stata una novità attesa ed è finalmente arrivato anche in Italia, addirittura in anticipo sulle previsioni: Google Home adesso è disponibile in Italia e parla la nostra lingua. Ma cosa è esattamente questo nuovo hardware? Perché potrebbe portare una rivoluzione nelle nostre case?
Google Home viene denominato «smart speaker», in pratica un altoparlante senza fili dotato di microfoni con cui può recepire comandi vocali e rispondere all’utente. La sua intelligenza artificiale è “alimentata” dall’Assistente Google, il maggiordomo digitale già presente sugli smartphone Android italiani (recentemente approdato anche sull’iPhone). Il sistema di intelligenza artificiale è capace di rispondere a quesiti e curiosità, ma sarà altrettanto utile per la domotica, un vero centro di controllo della casa smart.
Nell’anteprima di presentazione sono stati provati alcuni scenari di utilizzo in un appartamento che Google ha allestito a Milano. Nel salotto, ad esempio, Google Home può far partire una playlist musicale o gestire una serie su Netflix (play, pausa, esci).
Allo stesso tempo può interagire nell’accendere, abbassare o spegnere le luci Philips Hue, ovviamente può controllare il riscaldamento di un termostato connesso in rete. In cucina, Google Home può sintonizzarsi sulla vostra radio preferita e allo stesso tempo ottenere parecchie informazioni sulle calorie di un cibo o magari aggiornare la lista della spesa.
In camera da letto esiste una funzione apposita «La mia giornata» con cui, dopo il risveglio, vi ricorderà gli appuntamenti in calendario e leggerà per voi le notizie del Corriere della Sera (già attivo su Google Home, la prima testata giornalistica a farlo).
Nello studio potrebbe essere usato per aiutare i figli con le ricerche sul web, ma anche per organizzare un gioco a quiz in famiglia: molto importante la sua componente ludica e conversazionale con cui potrete ascoltare barzellette o andare alla ricerca di curiosità nel Web.
Leggi anche: come è nato Google
Il sistema non è ancora perfetto e fa ogni tanto qualche piccolo errore o non comprende bene i comandi vocali. Un piccolo bug è che il comando di attivazione dell’apparecchio fisso con «Ok Google» va in conflitto con smartphone e altri smart device attivi in casa.
I progressi però saranno rapidissimi con i prossimi aggiornamenti software rivaleggiando con una concorrenza agguerrita come Amazon Echo e Apple HomePod (entrambi ancora non approdati in Italia, però).
Questo strumenti interattivi sono già attivi e presenti in milioni di case americane. Di base gli assistenti digitali svolgono attualmente poche funzioni: forniscono previsioni del tempo, l’orario, convertono pesi e misure, cercano informazioni online. Le loro possibilità si evolveranno in seguito, come è già accaduto con le app per gli smartphone. Più programmatori e produttori si dedicheranno a questi strumenti più si riuscirà a creare rapidamente un vero e proprio sistema che coinvolgerà aziende, scuole, istituzioni.
Nel video sotto una prova completa redatta dal sito SmartWorld.it.
Nel caso siate preoccupati per la vostra privacy potrete disattivare il microfono, ma facendolo non potrete più impartire i comandi vocali, purtroppo.