In queste ultime settimane si è fatto un gran parlare della motorizzazione diesel e del fatto che la Germania e altre importanti città europee hanno deciso di dare una scadenza futura a questi motori mettendoli fuorilegge. Ma siamo davvero certi che, tra i motori a combustione, i diesel siano quelli che inquinano di più? Ecco alcuni dati tecnici sconcertanti su questa strana vicenda…
Gli ambientalisti sono sul piede di guerra contro i motori diesel, anche con quelli di nuova generazione, addirittura li accusano d’essere dei veri e propri serial killer dell’umanità. L’ingegner De Vita, esperto di motori e propulsori, ha rilasciato recentemente una lunga intervista spiegando alcuni dettagli tecnici che chiariscono questa improvvisa “caccia alle streghe”.
Gas inquinante il CO2? Andiamo con calma
Innanzitutto occorre chiarire che il gas CO2, chiamato spesso in causa dagli ambientalisti, è un gas, in atmosfera, assolutamente innocuo per le persone, alimento per le piante, lo emette anche l’uomo e lo emettono anche i motori. Il difetto è che il CO2 è un gas serra che riscalda il pianeta, questo è ovvio. Il pericolo vero invece viene dal metano emesso percentualmente in numeri incredibilmente elevati dagli allevamenti di bestiame, coltivazioni di riso… ma nessuno chiede di chiudere gli allevamenti di bestiame o le coltivazioni di riso. Il diesel emette dal 25 al 30% in meno di CO2 rispetto agli altri motori.
L’EPA (agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti), definisce i gas NOx, prodotti dai Diesel, un blando gas che è stato praticamente messo sotto controllo. Un’altra accusa proviene dal fatto che i Diesel producono polveri sottili, ma in realtà già nel ’68 a Milano la concentrazione annua di polveri sottili era molto alta 175 µg/m3 (microgrammi per metro cubo di aria), oggi siamo addirittura scesi sotto i 40 ed occorre tener presente che allora praticamente non c’erano auto diesel, mentre oggi siamo al 50% del mercato. Infatti uno studio recente indica che in Lombardia il 45% della produzione di queste polveri sono causate da biomasse legnose, mentre tutti i veicoli (diesel, benzina auto e trasporti) non arrivano al 27%.
In Italia 20 anni fa il livello di particolato era 7/8 volte maggiore, il filtro anti-particolato ha ridotto le emissioni di particelle di ben mille volte.
Puntare il dito contro il diesel fa parte di un certo isterismo ambientalista che non guarda i veri dati storici dell’inquinamento in città. Un diesel Euro4 non emette nè fumo, nè odori, nè gas, a differenza dei motori a benzina che, almeno nei primi minuti, emettono benzene ed altri composti aromatici molto pericolosi.
Per ultimo occorre poi tener presente che i diesel di ultima generazione (stiamo parlando di Euro 5 e 6), sono dotati di filtri anti-particolato molto efficienti e producono una soglia di polveri sottili addirittura inferiore a quella dei motori a benzina.
Il problema è solo economico: all’industria non conviene produrre motori diesel perché molto costosi, come al solito saranno i consumatori a rimetterci con questa campagna mediatica infarcita di fake news.