Come Risparmiare e Non Sprecare

Una guida online di Stefania Rossini, una giovane mamma che puo' insegnarvi a come risparmiare e non sprecare. Nel risparmio c'e' un gran guadagno!

 

 

INTRODUZIONE

 

Nel caso vogliate stampare guida sul risparmio e conservarla in casa ecco il link in Pdf: Risparmiare in Casa

Le indagini statistiche e demoscopiche che periodicamente appaiono sulla carta stampata o di cui abbiamo notizia tramite gli altri media non mancano di rilevare come la maggioranza delle famiglie italiane viva con redditi inadeguati ai bisogni e trovi gravi difficoltà ad affrontare la fatidica quarta settimana, in attesa di percepire il salario mensile, quando c’è.

I consumi si sono paurosamente ridimensionati e la tredicesima solo in misura assai ristretta è servita ad acquistare regali e futilità. Addirittura in questo ultimo Natale è diventato di moda il regalo unico, destinato a tutta la famiglia. E tuttavia, un’occhiata anche distratta ai cassonetti della spazzatura, alle montagne di rifiuti e agli sventurati che pazientemente vi frugano danno l’idea di un generale, immenso spreco. Spreco che potrebbe essere evitato ricorrendo a sistemi e a stratagemmi che consentirebbero un grande risparmio di risorse, individuali e collettive.

Sono una giovane donna, moglie e mamma di tre piccoli, che si ingegna, spesso riuscendovi pienamente, ad arrivare alla fine del mese spendendo soltanto 16,60 euro al giorno, escluse ricariche telefoniche, benzina, visite mediche, bollette,ed economizzando all’osso. Il fatto è che sono disoccupata e mio marito fa l’operaio metalmeccanico.

Rispetto ad altre famiglie, mi sento fortunata, ma ciò non toglie che evito di sperperare lo stipendio in cose inutili e spesso dannose a noi e all’ambiente e mi ingegno a risparmiare, anche nell’intento di educare i bambini ad evitare gli sprechi e a valorizzare quello che hanno. Perciò sono diventata un’esperta dell’arte del riciclo e del baratto e trovo che sia intelligente ed eticamente corretto prolungare, per esempio, l’ esistenza di indumenti e calzature che, dopo essere stati adoperati dai bambini, sono ancora sfruttabili e in decorose condizioni di uso.

I suggerimenti che propongo all’attenzione di chi vorrà leggerli e, soprattutto, metterli in pratica, magari socializzando i suoi, rappresentano il tentativo di contribuire ulteriormente alla diffusione di una coscienza orientata al risparmio e alla salvaguardia delle risorse che, purtroppo, non sono infinite e che vanno difese e tutelate, anche per evitare di consegnare a bambini come i miei un mondo invivibile, segnato da cicatrici ribelli ad ogni possibile tentativo di cura.

Come si fa a risparmiare? E’ la quotidianità che insegna a fare economia sulla corrente elettrica, sull’acqua, sulla spesa e sugli acquisti in generale, sulla preparazione della colazione, del pranzo e della cena, e a rispettare l ‘ambiente. Credo che ciascuno possa fare molto per sé e per gli altri e, iniziando anche dalle cose più trascurabili, cambiare la proprie abitudini in meglio. Anzitutto coinvolgendo i piccoli nel gioco del risparmio. Lo vedo con i miei bimbi ogni giorno: spegnere la luce ogni volta che escono dalla stanza, chiudere il rubinetto dell’acqua quando si lavano le mani o i denti… Sono bambini ed è certo più facile insegnare corrette abitudini a loro piuttosto che agli adulti, più restii a modificarle. Ma tentare anche con questi ultimi non è mai inutile! D’altronde, risparmiare non vuol dire spendere poco, ma di meno, e trovare il giusto equilibrio qualità – prezzo. Una spesa anche consistente, ma di qualità, si rivela a lungo termine risparmiosa, perché consente di poter contare sulla durata e sulla robustezza dell’oggetto o dell’elettrodomestico o dell’indumento.

Insomma, la scelta di qualità ripaga sempre. Sono intendo con i miei consigli esaurire argomenti che richiederebbero di certo una ricognizione più ampia ed articolata, ma sono convinta che, cominciando da qui, si possa contribuire a diffondere un’etica del risparmio che, al momento, mi pare sia stata, e sia, trascurata a molti livelli… e da molti…

USO E ABUSO… DELL’ENERGIA ELETTRICA

Le nostre abitazioni, tranne casi rari e virtuosi e fortunatamente in aumento, utilizzano l’energia elettrica tradizionale, con consumi conseguentemente elevati sia sul piano energetico che economico. Bastano tuttavia piccoli accorgimenti, divulgati anche dalla stampa specializzata e non, che sarà bene tenere presenti.
Frigorifero. Quando acquistiamo elettrodomestici è meglio scegliere quelli di classe AA: un frigorifero di questa classe rispetto ad uno di classe inferiore fa economizzare energia, consentendoci un risparmio di circa 80 euro l’anno. E’ poi preferibile sistemare il frigorifero nella zona più fredda della cucina, staccato dal muro a circa 10 cm in modo che circoli bene l’aria. Non bisogna mai introdurre cibi caldi e riempirlo troppo. Quando togliamo i prodotti acquistati dalla borsa di cotone usata per la spesa (tanto dal 1° gennaio 2011 le buste di plastica saranno al bando!!!, quindi attrezziamoci, se non l’ abbiamo già fatto!), collochiamoli vicino al frigorifero in modo che resti aperto solo il tempo necessario per riporli. Tenere gli alimenti in ordine di scadenza perché non vadano a male e non si perda nemmeno tempo per cercarli per poi trovarli deteriorati o gelati. La frutta e la verdura vanno riposte sempre nei piani più bassi del frigorifero. Se ci sono bambini, è meglio mettere i prodotti che usano alla loro altezza, in modo che, aprendo, troveranno subito quello che cercano. Ricordarsi di sbrinarlo e pulirlo con limone e aceto, dopo avere staccato la corrente!!!

Ferro da stiro. Stirare per primi gli indumenti che non necessitano di alte temperature: si eviterà così di perdere tempo aspettando che il ferro raffreddi e di consumare energia a vuoto. Stirare solo quelli che davvero devono essere impeccabili. Slip, canotte intime, calze, asciugamani, lenzuola, tute, maglioni di pile e di lana possono essere riposti ben piegati nel cassetto. Si può anche evitare di stirare le camicie che vanno sotto i pullover appendendole ben distese ed abbottonate alle grucce. Lo stesso sistema può essere utilizzato per golfini, magliette estive e sottogiacca.
Lavatrici e lavastoviglie. Sono elettrodomestici preziosi, ma che vanno accesi solo a pieno carico, evitando il prelavaggio se la biancheria non è troppo sporca e scegliendo programmi che utilizzano basse temperature e tempi brevi. Aprire la lavastoviglie quando il programma è terminato, in modo che le stoviglie si asciughino con il vapore. Se le condizioni metereologiche lo permettono, stendere il bucato all’aperto e ritirarlo ben asciutto, piegare i panni, appaiare i calzini e dividere la biancheria secondo i vari destinatari. Ci penseranno loro stessi a riporla nei cassetti, se sono stati “educati” a farlo! Se avete un tavolo di marmo, finto marmo o la cui superficie è lavabile evitate soprattutto se avete bimbi piccoli, di utilizzare la tovaglia. E’ meglio utilizzare tovaglioli lavabili di stoffa, così eviterete di consumare energia elettrica per lavare e stirare e risparmierete anche sull’acquisto di nuove tovaglie.

Come usare l'Aspirapolvere. Dopo l’uso, pulire e cambiare il sacchetto. Prima di accenderlo, sistemare tappeti, sedie, tavoli in modo da non essere costretti a fare gli spostamenti durante il lavoro. Accendere e spegnere di continuo non fa bene né alle tasche né all’elettrodomestico. Utilizzare una prolunga sufficiente per raggiungere le zone da pulire senza problemi o pericoli.
Ricordiamo però che la vecchia scopa tradizionale, doverosamente pulita e curata, è sempre pronta a collaborare perché la nostra casa sia linda e a prova di allergie.

Come usare il Microonde. Non tutti ne posseggono uno, ma ha indubbiamente una sua utilità, specie per scaldare gli alimenti o scongelarli velocemente. Anche i tempi di cottura piuttosto brevi permettono un considerevole risparmio di energia. Forno elettrico. Sarebbe opportuno programmare la cottura contemporanea di più preparazioni per risparmiare sui consumi. Spegniamo il forno qualche minuto prima della fine del tempo di cottura perché, grazie al calore interno, il cibo continuerà a cuocere. Quando è tiepido, provvedere a pulire griglie e leccarde con sale fino e succo di limone, sciacquando bene. Sarà profumato ed ecologicamente pulito!!!


Come usare le stufette elettriche. Eccellenti alleate in bagno, vanno controllate e seguite specie se ci sono bambini perché possono diventare  pericolose. Sarebbe opportuno accendere la stufetta per il più breve tempo possibile: se riuscite, fate la doccia uno dopo l’altro cosi l’ambiente resterà caldo, e l’adulto che esce per ultimo può anche spegnerla.

Come usare i termosifoni. Ricordate che non dovrebbero essere coperti da tende o da mobili: il loro tepore non si disperderebbe nell’ambiente.
Radiosveglie. Non sono responsabili di aggravi energetici o economici significativi, ma, se malauguratamente, andasse di notte via la corrente, di rallentamenti e ritardi indesiderati e sgradevoli al lavoro e nella tabella di marcia quotidiana!!!


Raccomandazioni:
-Ricordarsi di spegnere, prima di andare a letto, tutte le spie luminose degli
elettrodomestici: televisione, stereo, microonde, computer.
-Ogniqualvolta usciamo da una stanza, spegniamo la televisione e le luci e abituiamo tutti a farlo.
-Teniamo chiuse le persiane anche di giorno, cosi avremo una minore dispersione di calore in inverno e di fresco in estate.

RISPARMIARE IL GAS

Si può. Quando si cucina, sarebbe opportuno utilizzare sempre i coperchi in modo che l’acqua bolla prima e si accorcino i tempi di cottura degli alimenti.
E’ buona cosa tenere puliti i bruciatori, perché le incrostazioni riducono la fuoriuscita di gas. Altro utile accorgimento è quello di cucinare le pietanze a castello: per esempio, sotto i legumi e sopra le verdure varie. Se si utilizzano pentole a doppio fondo, si può spegnere il fuoco prima della fine della cottura di tutte le preparazioni, anche del riso e della pasta.
Se il gas è utilizzato anche per i riscaldamenti, in inverno è consigliabile una temperatura intorno ai 20° di giorno e 18°circa di notte, tanto ci si può coprire con calde trapunte e soffici piumini. Se in estate si utilizza il condizionatore, facciamo in modo che la differenza tra l’esterno e l’interno non sia superiore a 5-7°.

RISPARMIARE L’ACQUA

Anche risparmiare l’acqua è possibile con qualche attenzione in più, rivolta soprattutto all’uso che se ne fa, o se ne dovrebbe fare:
-applicando il frangigetto (costa pochissimo) al rubinetto, potremo
risparmiare in un anno migliaia di litri di acqua ;
-quando laviamo le stoviglie a mano, incominciamo l’insaponatura mentre scende
l’acqua calda;
-quando scoliamo la pasta o il riso, raccogliamo l’acqua in una bacinella per
sgrassare le posate o le padelle;
-puliamo frutta e verdura in un grande recipiente e riutilizziamo l’acqua per
annaffiare le piante;
-chiudiamo il rubinetto mentre ci laviamo i denti o le mani;
-preferiamo la doccia al bagno: risparmieremo anche tempo;
– mettiamo nell’orto o sul balcone un contenitore che si riempirà d’acqua
piovana, utile per bagnare le piante.

RISPARMIARE I DETERSIVI

I detersivi sono dannosi per la salute e per l’ambiente, in quanto contengono generalmente sostanze tossiche. Per esempio, l’alcool benzilico e il salicilato di benzilene sono considerati veri e propri allergeni, mentre l’anticalcare favorisce la proliferazione delle alghe verdi. Inoltre, mentre un tensioattivo di origine petrolchimica riesce soltanto a distaccare i grassi, un tensioattivo di origine vegetale li dissolve completamente. Ecco perché sarebbe preferibile utilizzare prodotti di origine vegetale o minerale che si dissolvono nel giro di tre giorni, non sono testati su animali e sono molto delicati sulla pelle. In tal modo si evita la comparsa di eczemi e dermatiti e i risultati, quanto alla pulizia e alla detersione, sono ugualmente eccellenti.
-utilizziamo senza pregiudizi i prodotti ecologici in commercio. Sono più concentrati dei tradizionali e pertanto possono essere utilizzati in dosi molto più esigue. Sono più costosi, è vero, ma, alla lunga, la qualità ripaga e poi… l’ecosistema ci ringrazierà!
-adoperiamo gli spruzzatori, seguendo le istruzioni riportate sull’etichetta e
diluendo il prodotto secondo le dosi consigliate;
-evitiamo assolutamente di mescolare di nostra iniziativa i detersivi;
-anche per lavare i pavimenti e tutte le superficie lavabili adoperiamo lo spruzzatore con il detersivo che abbiamo diluito: eviteremo gli sprechi e mensilmente la voce detersivi smetterà di farci paura!

riscopriamo l’aceto:
•       è economico e non inquina;
•       se vi infastidisce l’odore, non preoccupatevi perché sparirà in brevissimo tempo. Qualche goccia di olio essenziale (mai sui vetri!), può ovviare all’inconveniente;
•       è un ottimo detergente per le finestre, mescolato all’acqua calda. I vetri
splenderanno asciugandoli con carta di giornale!
•       pulisce in modo impeccabile pentole, lavelli, piani di cottura,frigoriferi, sedie da giardino, ecc.: basta aggiungere in un litro di acqua calda un bicchiere di aceto;
•       se inavvertitamente il fondo di una pentola si è bruciato, si rimedia con una mistura di aceto, acqua e bicarbonato di sodio. Fate scaldare il tutto e lasciate riposare: lo sporco si staccherà in un batter d’occhio;
•       l’aceto è un ottimo anticalcare e un altrettanto egregio ammorbidente;
•       per tenere pulire lavatrice e lavastoviglie, ogni tanto fate fare il solito ciclo di lavaggio a vuoto, dopo avere messo, al posto dell’abituale detersivo, tre/ quattro litri di aceto bianco. Anche le tubature saranno ben pulite e si eviteranno incrostazioni di calcare e detersivi.
– per sbiancare la biancheria, ricorriamo ad un cucchiaino di percarborato che è anche igienizzante già a 30°. Non confondiamolo con il perborato che pare essere tossico;
-riscopriamo il sapone di Marsiglia. Acquistandolo nei classici panetti, molto economici, può essere ridotto in scaglie con l’attrezzo che si utilizza in cucina per le verdure. Aggiungiamolo a 4 o 5 litri di acqua, facendolo sciogliere a fuoco lento. Quando è freddo, travasiamolo nei contenitori vuoti dei vecchi detersivi, meglio se a spruzzo. Il risultato è assicurato ed il risparmio pure.
-sarebbe meglio usare per la lavastoviglie detersivo liquido o in polvere, evitando le pastiglie che, anche se più comode, spesso non si sciolgono alle basse temperature.

RISPARMIARE SULL’IGIENE PERSONALE

Essere puliti è un diritto/dovere, per noi stessi e per gli altri. Rappresenta un’imprescindibile necessità per tutelare la salute, rendere piacevoli i rapporti interpersonali, evitare cattive figure e migliorare la qualità della vita collettiva. Risparmiare sulla pulizia personale non vuol dire stare lontani da acqua e sapone e non lavarsi, quanto fare attenzione alla qualità e alla quantità dei prodotti che si utilizzano e che, presenti in commercio sia nella grande distribuzione che nelle profumerie e nelle farmacie, rappresentano l’esito delle ricerche che le industrie chimico-farmaceutiche e cosmetologiche hanno finanziato e sostenuto nel corso di decenni. Il consumatore appare disorientato e confuso dall’ abbondanza e dalla particolarità di proposte e suggerimenti, tanto che, non di rado, acquista prodotti che non gli servono, ma che gli sono sembrati oggetti di desiderio di cui non potere fare a meno… E noi donne siamo di certo le acquirenti/consumatrici più vulnerabili ed anche più impulsive!
E’ dunque necessario, a mio parere, fare attenzione e tenere presenti alcune
indicazioni:
-lavarsi non equivale a sprecare il sapone o il bagnoschiuma: bastano poche gocce di detergente. E non è detto che l’abbondanza di schiuma sia garanzia di qualità…, perché spesso è l’esatto contrario;
-non facciamoci ingannare dai tanti prodotti in commercio venduti a caro prezzo anche in farmacia. La presenza di diciture come NATURALE oppure CON ESTRATTI NATURALI non assicura circa la scarsa aggressività chimica del prodotto in questione. Bisognerebbe individuare prodotti BIOLOGICI che, ve lo garantisco, spesso sono meno costosi di quelli chimici o pseudo naturali;
– ricordate di fare attenzione all’ordine con cui i componenti di un prodotto sono elencati. Spesso un detergente alla mandorla o con estratti naturali di aloe, tanto per fare un esempio, non contiene che trascurabilissime tracce di questi componenti, mentre abbonda di altri di origine chimica. Quella che c’è sempre è, ovviamente, l’acqua…;
-un panetto di sapone biologico e lo stesso procedimento utilizzato per il detersivo al sapone di Marsiglia, con l’aggiunta di oli essenziali di nostro gradimento, permettono di preparare in casa un ottimo sapone liquido. Mettetelo nell’erogatore e se ne consumerà di meno;
-l’olio di oliva, distribuito ad impacco sui capelli prima dello shampoo, è un ottimo rimedio naturale per le doppie punte;
-non utilizzate però l’olio di oliva per preparare misture che favoriscano l’abbronzatura: rischiate di macchiarvi e innescare reazioni di fotosensibilizzazione oltremodo sgradevoli e fastidiose;
-evito in questa sede di suggerire maschere naturali alla frutta o al cetriolo per sostituire quelle in commercio e risparmiare. Se i prodotti usati sono stati trattati con anticrittogamici e pesticidi, rischiate di creare seri danni alla vostra pelle. Usate solo quelli della cui naturalità siete sicure.

RISPARMIARE FACENDO LA SPESA

L’argomento in questione è ampio e soprattutto inesauribile, così come innumerevoli i suggerimenti che si possono fornire. Mi limiterò, pertanto, a semplici indicazioni, partendo da una necessaria e ineludibile premessa: si può risparmiare su tutto, ma non sulla qualità degli alimenti.
Marc Augé ha scritto che centri commerciali e iper/supermercati sono non luoghi della nostra società postmoderna, in quanto sono spazi che hanno la caratteristica di non essere identitari, relazionali e storici. In questi non luoghi milioni di persone si incrociano senza entrare in relazione tra di loro, spinte o dal desiderio convulso di consumare o di affrettare le operazioni quotidiane. Iper e supermercati sono studiati appositamente per fare acquistare anche, o soprattutto, quello di cui non abbiamo bisogno: il continuo spostamento dei prodotti da uno scaffale all’altro, da una zona all’altra, da un settore all’altro risponde al subdolo intento di fare cadere il nostro occhio su prodotti per nulla destinati ad essere acquistati. Alla fine della spesa, ci si ritrova con il carrello pieno e con uno scontrino chilometrico.
Come ovviare a questi gravi inconvenienti? So di non rivelare grandi e sconosciute verità, ma può essere utile:
-compilare una lista dei prodotti di cui si ha realmente bisogno, dopo avere aperto il frigorifero, la dispensa o l’armadio, alla ricerca di prodotti o di oggetti che possono sostituire quelli che si ha intenzione di comprare. E’ arrivata l’ora di utilizzarli prima di acquistarne altri. Si risparmia e si avrà meno cibo in scadenza o che va a male solo perché la confezione era stata già aperta;
-cercare di fare la spesa dopo avere mangiato. Non riempiremo il carrello di cibi spazzatura, rendendo contemporaneamente felici il nostro organismo e il nostro portafoglio;
-controllare la lista degli acquisti: meglio che sia breve e chiara;
-verificare sempre il prezzo dei prodotti al kg o al lt , senza soffermarsi soltanto sul prezzo riportato sulla confezione. I produttori giocano sulla quantità del prodotto: 0,750 anziché 1 lt , gr 480 anziché gr 500 sembreranno banalità, ma, alla fine della spesa e alla fine del mese e alla fine dell’anno, le differenze si vedono. Se ogni giorno acquistassimo 10 prodotti e per ognuno risparmiassimo anche solo 20 centesimi di euro, alla fine ci renderemmo conto di avere risparmiato una cifra per nulla irrisoria che potrebbe servire a fare fronte ad altre necessità;
– acquistare, se è possibile, prodotti in offerta, evitando però di lasciarsi trascinare dall’entusiasmo per l’affare, con il risultato di portare a casa cibi che non servono o che non rientrano nelle nostre abitudini alimentari;
– controllare e confrontare i vari volantini pubblicitari dei supermercati della propria zona per recarsi di volta in volta dove c’è più convenienza in base alle percentuali di sconto dell’offerta (33% 50% 3×2 sottocosto). Si potranno fare scorte a prezzi convenientissimi;
– calcolare bene, acquistando le mega scorte di un prodotto, quanto ne utilizzate e, se avete bimbi, ricordate che i loro gusti sono molto volubili…;
-controllare le date di scadenza: mai acquistare un prodotto con scadenza vicina, se non si è sicuri di utilizzarlo entro quella data;
-controllare ANCHE la data di confezionamento di un prodotto!;
-fare attenzione alle…condizioni dell’involucro o della lattina o del contenitore del prodotto e alla brina sui surgelati, indizio di un cambio di temperatura all’interno del banco frigorifero (i surgelati, si sa, soffrono se sono congelati nuovamente e… ne soffrono anche il nostro organismo e il nostro portafoglio…);
– collocare i prodotti acquistati nel frigorifero o nella dispensa facendo attenzione alle date di scadenza ed evitando di metterli davanti a quelli già aperti o di prossima scadenza;
– consumare sempre il prodotto prima di iniziarne un altro. Avremo prodotti sempre freschi ed eviteremo ulteriori sprechi;
-non c’è bisogno di acquistare l’ultimo prodotto pubblicizzato a scapito di quello vecchio che ha perso il fattore novità ed è diventato più economico a parità di qualità;
-acquistare affettati tagliati molto finemente è un piccolo trucco per la linea e per il portafoglio. Le fette, a parità di peso, saranno più numerose rispetto ai salumi tagliati grossolanamente, il piatto si riempirà e sembrerà di mangiare di più;
-non spregiare le parti finali di salumi e formaggi. Saranno probabilmente meno attraenti sul piano estetico, ma non ne risente la qualità e il prezzo è generalmente più basso;
-effettuare periodicamente un’attenta ricognizione del contenuto del frigorifero. Scorze di parmigiano, rimasugli di formaggi e di affettati non scaduti e non induriti si prestano utilmente a farcire torte salate e panini;
 -evitare di acquistare prodotti già pronti: costano molto e spesso abbondano di grassi e conservanti;
– acquistare prodotti non di marche conosciute: la pubblicità costa e la qualità non è sempre garantita;
-fare attenzione al tipo di pasta alimentare che si acquista al supermercato. Alcuni tipi, nel cuocere, aumentano di volume, altre no e scuociono. Preferire quelle che aumentano vuol dire riempire il piatto senza sprecarne;
–approfittare delle grandi offerte che ci sono dopo la grandi feste oppure fare attenzione a quello che serve per la stagione successiva, sfruttando sconti e svendite. Alla fine dell’estate ombrelloni, sedie, tavolini per esterno, braccioli e ciambelle per i più piccoli sono scontati senza perdere in qualità ed efficienza. Conviene alla grande distribuzione svuotare i magazzini e agli acquirenti che risparmiano!;
-controllare se nel punto vendita abituale vi siano offerte del 50% su prodotti di imminente scadenza. Invece di finire nel cassonetto dei rifiuti, possono essere utilizzati a casa vostra ;
-utilizzare fazzoletti e tovaglioli di stoffa anziché di carta: molti alberi sopravviveranno ed il risparmio è garantito;
-se è possibile, entrare a far parte dei gruppi di acquisto che stanno nascendo un po’ dovunque: comprare di più significa spendere di meno;
– ricordare che fare la spesa è un lavoro. Come tutti i lavori, esige professionalità e serietà, pianificazione e valutazione degli esiti. Perciò torna utile verificare i risultati conseguiti in termini di rapporto qualità-prezzo, anche calcolando le spese sostenute per la benzina e il risparmio o il dispendio di tempo. All’inizio forse sarà complicato, ma poi si farà l’abitudine e gli esiti saranno migliori.

RACCOLTE PUNTI, TESSERE , ECC.

Le raccolte punti e le tessere rappresentano un espediente dei centri commerciali, degli iper/supermercati e delle marche in commercio per garantirsi la fidelizzazione dell’acquirente e del consumatore, tuttavia possono tornare utili perché, se utilizzate con intelligenza, consentono di risparmiare qualcosa. Anche in questo ambito, qualche indicazione:
-prima di tutto, non acquistare mai certi prodotti solo perché c’è la raccolta punti e non recatevi in quel supermercato perché ne avete la tessera, per quanto sappiate che è caro;
-non gettate i punti che trovate sulle confezioni, anche se non ne fate la raccolta. Riponeteli in un contenitore e ogni tanto dateci un’occhiata, per sapere quanti ne avete. Anzi fatene una lista: potreste accordarvi con parenti e amici per scambiarli, cosi potreste riuscire a completare almeno una raccolta;
-cercate su internet quei siti che funzionano come vere e proprie banche del punto: potrete scambiare i punti che avete e anche fare nuove amicizie in tutt’Italia. Il che non è poco.

RISPARMIARE IN FARMACIA

Un’alimentazione sana e variata e un corretto stile di vita rappresenterebbero il modo migliore per evitare di spendere il nostro denaro in farmaci che, oltretutto, presentano sempre e comunque delle controindicazioni. Tuttavia, siccome talora è inevitabile l’uso, qualche consiglio non guasta:
-anche per i medicinali e le preparazioni galeniche vale la regola del prezzo al kg o al grammo ma, poiché nessuna o pochissime farmacie forniscono questo genere di informazioni, è utile controllare quanto prodotto contiene la confezione, il prezzo ed il dosaggio, per potere, a parità di efficacia, acquistare il meno caro; -preferiamo i farmaci generici che, come ci hanno spiegato fino allo sfinimento, hanno la stessa efficacia di quelli di marca e consentono un risparmio anche del 30%sul costo;
-evitiamo di farci incantare da cosmetici o creme antirughe, lenitive, antiallergeniche ecc…..solo per il fatto che sono vendute in farmacia;
– una crema, un bagnoschiuma o uno shampoo acquistati in farmacia non necessariamente sono di qualità migliore rispetto a quelli presenti negli scaffali delle erboristerie o dei negozi specializzati, dove sono in vendita prodotti BIOLOGICI a prezzi inferiori.

PARRUCCHIERE ED ESTETISTA

L’esigenza di risparmiare ed evitare gi sprechi non deve indurci ad essere trascurate e in disordine. Anche in questo caso informarsi, organizzarsi e pianificare rappresentano le modalità migliori per ottenere buoni risultati. -Informatevi se nella vostra città funzionano scuole per parrucchiere o estetista. Spesso le ragazze che le frequentano sono alla ricerca di persone disposte a fare da modelle o da cavie alle loro creazioni. Se non avete grandi esigenze, potete approfittare a coso zero delle competenze di queste giovani che spesso sono più creative e accurate delle loro colleghe arrivate;
-fate attenzione alle offerte che parrucchieri ed estetiste effettuano in alcuni giorni della settimana (generalmente martedì mercoledì giovedì), quando hanno meno clientela. Gli sconti sono anche del 30%;
-se volete farvi un taglio molto corto e semplice chiedete al parrucchiere se può fare solo il taglio. A casa procederete allo shampoo e alla messa in piega che sarà facile, veloce e gratuita. Pagherete anche meno della metà;
-se non siete abili a fare da sole il colore o la tintura per coprire i capelli bianchi e vi siete accorte che i prodotti usati dal vostro parrucchiere vi creano fastidi o sbiadiscono troppo presto, utilizzate un semplice accorgimento. Acquistate il prodotto di colorazione e chiedete che vi sia applicato e preparato in presenza: spenderete qualcosa in più, ma il colore durerà più a lungo e non soffrirete di bruciori e pruriti dovuti all’ammoniaca o ai diluenti utilizzati per allungare la tintura e farla durare di meno.

CONSIGLI VARI


Riciclare la carta credo che sia un obbligo cui nessuno di noi possa sottrarsi. Farlo significa rispettare la vita degli alberi, inquinare di meno ed essere ecologicamente responsabili.

Per scrivere appunti, compilare la lista della spesa, redigere utili promemoria, fare in brutta calcoli e compiti, impariamo ad utilizzare:

-l’agenda scaduta degli anni passati o utilizzata a metà;

-lettere, fotocopie o fogli scritti o stampati solo da un lato;

-cartoncini ed involucri di merendine, ecc;

-sacchetti del pane opportunamente ripuliti dalle briciole;

-volantini pubblicitari.

Se la nostra casa abbonda di oggetti che da tempo non utilizziamo o che non ci servono più o che, addirittura, non abbiamo mai utilizzato, mettiamo annunci sui giornali locali distribuiti gratuitamente. Potremo essere di aiuto agli altri e ci liberemo di cose per noi inutili.

Esistono negozi che vendono oggetti e mobili di seconda mano dove si possono lasciare i propri oggetti in conto vendita per un determinato periodo. Se non sono stati acquistati, li si riporta a casa. Attenzione però: la percentuale che vi spetta dalla vendita spesso è molto bassa.

Non trascurate di visitare quei negozi che effettuano prezzi interessanti perché in procinto di chiudere definitivamente. Purtroppo la grave congiuntura economica di questi ultimi anni induce molti negozianti a ritirarsi dall’attività e talvolta si possono avere con una minima spesa mobili o suppellettili di cui eravamo alla ricerca.

Spesso in casa si sprecano tempo e denaro per effettuare operazioni inutili o che mancano di organizzazione. Se dovete procedere alle pulizie, togliete da ogni stanza tutti i soprammobili.

Perché spendere per abbonamenti a palestre che per motivi di tempo o per pigrizia  non si riuscirà a frequentare neppure per ammortizzare almeno in parte la spesa effettuata, quando ci si può muovere, anche per casa, con belle corsette intorno al tavolo o creandosi un percorso ad ostacoli tra divani, mobili e tavolini o scendendo e salendo le scale più volte? Magari con i bambini che si muoveranno divertendosi come se facessero un nuovo gioco? L’ideale sarebbe approfittare delle belle giornate e dei momenti liberi per metterli nel passeggino e via, a fare la spesa a piedi o lunghe passeggiate. Loro staranno all’aria aperta e noi saremo più in forma.

Perché vergognarsi di chiedere in erboristeria, farmacia o profumeria campioncini gratuiti di creme, profumi, bagnoschiuma, tisane? Si conoscono prodotti che si può pensare di acquistare se veramente necessari e di qualità, si fa loro pubblicità e si possono anche offrire all’amica che ne ha bisogno. Oppure scambiarli.



COME RISPARMIARE SUL VESTIARIO


Si dice che l’abito faccia il monaco, ossia racconti su chi lo indossa molto più di quanto si voglia fare trasparire. In parte è vero, perché l’abito dà ragione dei gusti e delle tendenze, degli stili di vita e del modo di essere della persona, rappresentandosi come una forma di comunicazione non verbale cui occorre prestare molta attenzione. Però è anche vero che ad un abito deve essere concesso di avere molte vite, cioè di essere utilizzato per molteplici finalità e da più soggetti, sia per non finire tristemente in qualche armadio sia per potere svolgere il compito per cui essenzialmente è stato creato. Cioè coprire e proteggere, dal freddo, dalla pioggia, dalla polvere…

Un abito può essere usato per un’occasione particolare e poi indossato, opportunamente modificato, per il lavoro e poi utilizzato per stare a casa tra le pareti domestiche e poi ancora per fare giardinaggio. Per esempio.

Fare pulizia nel proprio armadio e valutare se un capo che proprio non ci piace possa essere ancora utile a qualche altro, è un’operazione intelligente ed eticamente corretta, specie se è stato acquistato d’istinto e quindi senza riflettere. Cederlo o scambiarlo, dopo averlo lavato e stirato e magari opportunamente impacchettato, significa offrirgli nuove chances e rendere felice un’altra persona.

Se invece il capo d’abbigliamento è in pessimo stato, prima di gettarlo nella pattumiera, occorre chiedersi se tutto o in parte sia riciclabile o riutilizzabile. Bottoni e cerniere possono tornare utili, così come la stoffa può servire da imbottitura se è spessa oppure essere usata per confezionare presine o semplicemente come straccio per la pulizia, specialmente se è morbida e non lascia pelucchi. Tagliata in sbieco e unita ad altre strisce può essere sferruzzata da mani abili e pazienti per tappeti da utilizzare davanti al lavello o in cantina o nell’entrata di servizio.

Gli usi e le finalità sono molteplici: basta mettere in moto la creatività ed evitare lo spreco.

I bambini, si sa, crescono velocemente e ad ogni  stagione si rischia di dovere rifare il loro guardaroba. Creare una rete di scambi con amiche e conoscenti rappresenta un’opportunità per risparmiare grosse cifre e per evitare di pensare con angoscia alla mole degli acquisti da fare quando in casa gira poco denaro.

Riadattare capi già usati, ma in buone condizioni, può essere piacevole e creativo, pur senza essere sarte provette. Le vecchie toppe sulle ginocchia e sui gomiti sono sempre di moda e allungare felpe e pantaloni con pezzi ricavati da altri capi scartati renderà il guardaroba originale e colorato.

Anche i buchi possono essere simpaticamente trasformati in lavori a punto a croce che rappresentino i personaggi del cartoon preferito dal nostro piccolo. Se macchiate, le maglie di cotone con le maniche lunghe possono diventare magliette estive altrettanto comode e variopinte.

Ciascuna di voi, ne sono certa, dispone di sue personali modalità per ridare vita a pantaloni e felpe che vogliono ancora egregiamente compiere il loro dignitoso lavoro, specialmente se sono di qualità. Bisogna però fare in modo che le spese da affrontare per rendere utilizzabili questi capi siano davvero esigue e convenienti, altrimenti è meglio comprarne dei nuovi.



REGALI E AFFINI


Ci sono occasioni e ricorrenze in cui fa piacere donare qualcosa che parli di noi al estinatario ed esprima i sentimenti che proviamo nei suoi confronti. Ho sempre pensato che un dono fatto con le mie mani sia ancora più prezioso rispetto ad un oggetto acquistato, per quanto raffinato e costoso. Chi ha ricevuto un regalo fatto da me ha sempre apprezzato ciò che ho realizzato, perché non manco di creatività e di pazienza. Per tali ragioni mi piace girare qualche suggerimento:

-le sciarpe sono tornate di moda e soprattutto quelle fatte a mano riscuotono molti apprezzamenti. I filati attualmente in vendita consentono di realizzarne di particolari, anche se non si ha molta dimestichezza con i ferri del mestiere. Con i punti base e ferri grossi si confeziona una sciarpa in modo semplice e veloce;

-con la lana bouclè o con quella pettinata si possono realizzare fiori all’ uncinetto per fare collane scalda collo, molto ammirate nelle sfilate dei grandi stilisti italiani e stranieri. Bastano poche rose d’Irlanda e qualche perlina in tinta per rendere felice un’amica o una parente;

-le borsine fatte a maglia o all’uncinetto, grandi per la spesa o piccole per contenere il cellulare, magari con una cordina da appendere al collo, permettono di evitare le borse di plastica e di non perdere tempo a rintracciare il telefonino nella borsa;

– anche la bigiotteria handmade permette di risparmiare e fare bella figura. Se non si è pratiche, si possono acquistare nei negozi specializzati dei kit con materiale e istruzioni molto facili. Un mio suggerimento è quello di fare dei braccialetti veramente preziosi con piccole pietre swarovsky e filo elastico trasparente. Le pietre vengono infilate una dopo l’altra, poi si fa un nodo ed ecco un regalo veramente di valore, personalissimo e apprezzatissimo;

– a Natale si possono realizzare piccoli centrini all’uncinetto: nell’ultimo giro si inserisce del filo di ferro molto fine ed ecco dei semplici addobbi da appendere all’albero oppure alle pareti, alle porte o alle finestre;

– anche i biscottini a forma di albero di Natale ,di cuore, di fiore e di quello che suggerisce la vostra fantasia, ricoperti di granellini colorati e confezionati in sacchetti di plastica trasparente, chiusi con un bel nastro rosso, rappresentano un gradito pensierino natalizio;

– Vecchie stoffe colorate, riciclate da abiti smessi e confezionate come sacchettini più o meno grandi che contengono la lavanda essiccata in estate o i pout pourri acquistati sfusi a poco prezzo profumeranno armadi di amici e parenti con reciproca soddisfazione.



COME RISPARMIARE A TAVOLA


Preparare pranzetti nutrienti ed appetitosi risparmiando è un’arte e un impegno, perché occorre lavorare di fantasia e riciclare avanzi che spesso non sono molto graditi. Però, siccome l’imperativo è risparmiare per evitare che si arrivi alla fatidica quarta settimana del mese scoraggiati ed angosciati e per nulla in grado di affrontare qualche imprevisto, è necessario attrezzarsi e pianificare anche per tempo.

Se c’è della pasta avanzata, la si può ricoprire di strati di formaggio e passarla velocemente nel forno, oppure sistematela in una padella antiaderente con poco condimento e fatene una frittata spessa.

Gli avanzi di pollo, – non è un segreto per nessuno-, possono essere mescolati a pezzi di formaggio, scagliette di parmigiano, foglioline di insalata e cubetti di salumi. Abbondate con piatti a base di uova a frittate,sode e al tegamino, purché non si abbiano problemi di salute, o di patate, cotte al vapore e condite con olio prezzemolo e sale, oppure al forno o ridotte in purea.

Anche il riso è molto versatile e preparato con varie verdure consente di realizzare nutrienti piatti unici. Se avete trovato una bella offerta di arrosto al supermercato non fatevela sfuggire: in una sola infornata, ne potete cuocere due o tre pezzi. A cottura ultimata, tagliateli a fette e congelateli.

Quando vi serviranno, toglieteli dal freezer la sera prima:  magari non saranno ottimi come appena fatti, ma se non si ha tempo, è un ottimo compromesso.

Anche le offerte a base di pollo o di filetti di pesce fresco non sono da sottovalutare: impanateli con uova e pane grattugiato e congelateli già divisi in porzioni. Una volta scongelati, dovrete soltanto farli cuocere pochi minuti in forno o in una padella antiaderente con una noce di burro o un cucchiaio d’olio extravergine.

Congelare cibi già pronti per utilizzarli quando il tempo a disposizione è ridotto consente un grande risparmio anche economico, in quanto si cucinano grandi quantità di cibo e si evitano sprechi di energia e di ingredienti. Si prestano a questo scopo:

-frittate già pronte e porzionate;

-omelette con formaggio e prosciutto cotto;

-polenta avanzata,tagliata a fette con strati di parmigiano o grana e sugo al pomodoro. Si possono aggiungere a volontà avanzi di frigorifero e si avrà un piatto di recupero a basso costo, pronto in pochissimi minuti di cottura al forno;

– pane avanzato che tornerà utile in caso di ospiti inaspettati, quando non c’è stato il tempo di passare dal fornaio, nei giorni in cui se ne è mangiato più del solito ed è finito a pranzo. Secco si presta ad essere grattugiato ed utilizzato per impannare o preparare polpette ed impasti;

-anche la pasta fresca che si fa in casa può essere congelata. In famiglia usiamo varie farine, sia integrali che di farro, di ceci, di riso e di kamut. Riposta in vassoi, la si congela, poi la si porziona in sacchetti o in contenitori e la si rimette nel congelatore. Con questo procedimento, resta ottima e si cuoce in uno o due minuti in acqua bollente salata. Inoltre si presta ad essere condita in modi diversi e risulta poco costosa rispetto ai prezzi in commercio delle varie paste confezionate con farine speciali. Lo

stesso discorso vale per gli gnocchi, se si ha la pazienza e il tempo di dedicare una giornata al mese a questo lavoro che vi farà risparmiare in salute e in  denaro. Anche il palato vi ringrazierà;

– congelabili sono pure i legumi cotti che, frullati e utilizzati per preparare risotti o frittate, inganneranno i bambini restii a mangiarli interi. E’ un trucchetto che ho felicemente e ripetutamente sperimentato con i miei tre piccoli.

Nel caso vogliate stampare questo documento e conservarlo in casa ecco il link in Pdf: Risparmiare in Casa

Stefania Rossini

One Response

  1. Novella Roat 23/01/2013

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