Come rubano un gruppo su Facebook

Spesso accade che gruppi molto popolari, con tantissimi utenti, vengano letteralmente rubati e presi in ostaggio da falsi utenti. Ecco come fanno

come rubano i gruppi facebook

I gruppi sono una delle funzionalità più utilizzate di Facebook, molto apprezzati per la possibilità di personalizzazione e perché consentono di connettere e tenere i contatto le persone che condividono gli stessi interessi.

Il social network in blu ospita un grandissimo numero di gruppi, molti dei quali sfortunatamente non riescono mai ad emergere. Accanto ad essi esistono però dei gruppi che sono riusciti a mettersi in mostra, attirando centinaia di migliaia, se non addirittura milioni, di iscritti. E’ proprio a questi ultimi gruppi che sono spesso rivolti gli attacchi da parte di utenti invidiosi e di rivali, i quali tentano di rubare il gruppo di Facebook che ha avuto successo per sbaragliare, in modo poco corretto, la concorrenza.

I fattori che influiscono nel rischio di perdere il proprio gruppo di Facebook sono diversi, così come sono diverse le persone che, direttamente o indirettamente, svolgono un ruolo nell’intera vicenda. I protagonisti sono ovviamente i malintenzionati che desiderano appropriarsi del lavoro degli altri e sanno come rubare un gruppo di Facebook.

Accanto ai protagonisti troviamo i gestori del gruppo, i quali potrebbero essere poco attenti e dare diritti a persone non affidabili, e lo stesso Facebook, il cui staff molto spesso potrebbe commettere degli errori nella valutazione delle segnalazioni da parte degli utenti, come sarà descritto nei prossimi paragrafi.

Il rischio di perdere il proprio gruppo Facebook aumenta dal momento che l’attacco può essere iniziato da chiunque, perché non richiede alcuna competenza tecnica, ma solo la voglia di voler danneggiare il lavoro altrui, spesso addirittura senza alcun motivo e solo per il gusto di farlo.

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Creare profili Facebook falsi

Il primo passo per rubare gruppo Facebook è creare un gran numero di profili falsi e radunare un gruppo di persone (tutte munite di profili fake). Lo scopo è riempire il gruppo di messaggi ed immagini offensive e non consone alla filosofia del gruppo Facebook, raggiungendo un duplice scopo: da un lato buona parte degli utenti del gruppo, vedendo ciò che viene condiviso, inizierà a perdere fiducia, dall’altro una eventuale segnalazione a Facebook potrebbe essere accolta dal team del social network.

Segnalare a Facebook il founder del gruppo

E’ proprio la segnalazione al team di sicurezza del social network in blu il secondo passo per rubare un gruppo Facebook. Le prime segnalazione eseguite, generalmente, sono quelle contro il founder del gruppo e sono volte a rimuovere dall’amministrazione il profilo che ha il massimo potere. 

La segnalazione contro il founder va spesso a buon fine, perché il membro del team di sicurezza di Facebook non controlla attentamente la provenienza delle immagini esplicite e dei post non consoni e punisce, ingiustamente, il creatore del gruppo, sebbene in realtà egli non abbia alcuna colpa.

Nel caso in cui le segnalazioni per contenuti non idonei non dovessero essere sufficienti alla rimozione del founder dal gruppo, si procede con la segnalazione di morte del proprietario dell’account. Una singola segnalazione non ha praticamente valore, ecco perché vengono eseguite segnalazioni multiple con i differenti profili fake. Facebook a questo punto accetterà la morte del proprietario del profilo, spostando l’account in stato commemorativo.

Far accettare un amministratore infiltrato

Con il founder fuori dai giochi, il potere è ora gestito dagli amministratori del gruppo scelti dal founder stesso e questi saranno sicuramente spiazzati da quanto accaduto. E’ quindi il momento giusto per la mossa più delicata: far accettare nel gruppo un amministratore infiltrato.

La tecnica utilizzata è creare un profilo falso che copi l’identità di uno degli amministratori, per chiedere poi ad un altro admin di accettare il finto secondo profilo nel gruppo, spiegando la scelta di creare un secondo profilo con motivi di sicurezza. Nella maggior parte dei casi l’amministratore cade nella trappola ed accetta il profilo, credendo che questo sia realmente il secondo profilo di un altro admin.

Creare l’amministratore fantasma

L’ultimo passo per rubare gruppo Facebook è disattivare il profilo dell’amministratore infiltrato. Questo consentirà di rendere invisibile il profilo stesso, sebbene resti normalmente attivo. In questo modo l’amministratore infiltrato potrà gestire il gruppo a proprio piacimento e senza il rischio di essere eliminato, perché gli altri amministratori non possono visualizzare (e quindi eliminare) il profilo nell’elenco degli iscritti al gruppo.

Un altro articolo da segnalare per la lettura è senz'altro: come fanno le truffe su Facebook

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