Uno dei motivi per cui il computer puo' incominciare a rallentare possono essere i settori danneggiati del disco rigido. E' meglio controllare subito, con dei software appositi
I motivi per cui un sistema operativo Windows incominci inspiegabilmente a rallentare possono essere tanti, da un virus ad un disco rigido troppo carico con poco spazio libero, oppure un generale rallentamento di Windows che non è mai stato analizzato con CCleaner che potrebbe aiutarvi pulendo il registro di sistema e disinstallando software inutili e DLL non più utilizzate.
Per controllare ad esempio perchè il computer è lento (sospettando un virus e malware), il consiglio è sempre quello: scaricare ed installare Malwarebytes in italiano.
Tornando al tema, un altro motivo molto più grave, può essere causa del rallentamento: un decadimento fisico del disco rigido. Evento grave perchè se accertato, potrebbe portare non solo alla paralisi del Pc, ma anche alla perdita di tutti i dati. Naturalmente voi eseguite abbastanza spesso backup del vostro Pc, vero?
Un programma gratuito che è stato anche recentemente aggiornato ed è compatibile anche con i dischi SSD è senz'altro HDD Health. Funziona con i sistemi operativi Windows 7, Xp, Windows 8 e Windows Vista. Perfetto per conteggiare le ore totali di lavoro, segnalazione eventuali errori, e altri parametri che possono indicare un deterioramento del disco. Ottimo quindi per controllare che il vostro hard-disk non si rompa improvvisamente, lasciandovi a piedi.
Link: HDD Health
Un altro programmino che ci sembra davvero utile e da scaricare, consente non solo di fare la scansione del disco rigido per la verifica di eventuali settori danneggiati, ma permette anche la riparazione (o perlomeno ci prova, perchè in alcuni casi i danni potrebbero essere irreparabili). Interfaccia grafica semplice e comprensibile, è in pratica la classica funzione Checkdisk, ma molto più facile da usare.
Il software è portatile e quindi non necessita di installazione, completamente gratuito, può essere usato anche da utenti inesperti perchè la sua semplicità d'uso è una delle sue caratteristiche fondamentali.
Una volta scaricato il software vi basterà cliccare sull'eseguibile CheckDisk.exe per avviarlo subito: potrete fare un controllo veloce o approfondito. Inoltre potrete scegliere se “riparare” gli eventuali errori o darne solo segnalazione.
CheckDisk è compatibile con tutti i tipi di disco rigido: anche SSD e pennette esterne USB. Software che viene aggiornato frequentemente ed è ora anche utilizzabile con Windows 8, oltre che con Windows 7 e XP. Certamente consigliato. Il software non ripara “fisicamente” i settori danneggiati, come potrete leggere nel prosieguo di questa guida, ma può certamente aiutare ad “allungare” la vita del disco rigido.
In realtà non è fisicamente possibile riparare i settori danneggiati
. Il termine di Windows “bad sector” di solito significa che Windows ha trovato dei settori che non possono essere letti in modo affidabile, così, in automatico, il sistema copia i dati dal settore danneggiato in un altro settore giudicato buono. Poi “memorizza” che quel settore è danneggiato e d'ora in poi eviterà di memorizzare informazioni in quella zona “precaria” del disco rigido.Esistono due metodi definitivi per sbarazzarsi dei settori danneggiati, in pratica, però, nessuna delle due è una vera riparazione, diciamo un “rattoppo”. tenete presente che entrambe le modalità cancellerà per sempre i dati memorizzati sul disco, mentre le altre soluzione citate sopra non sono così “radicali”.
1) Formattazione completa: anche qui in realtà i settori rovinati non verranno riparati (come molti dicono), semplicemente Windows creerà una nuova tabella dei “bad sector” ed eviterà per sempre di memorizzare i dati in quella posizione. E' comunque utile perchè potrete tornare ad usare il vostro disco rigido con una certa affidabilità (anche se è il caso di aumentare la frequenza dei frequenza dei backup).
2) Usare software zero fill, di solito ogni grossa compagnia che produce dischi rigidi ne fornisce uno. E' in pratica un formattazione a basso livello che cancella i dati memorizzati: quando incontra cluster danneggiati li scarta rendendoli inaccessibili, sempre per evitare che le informazioni vengano scritte in quel preciso settore precario.
Ad ogni modo tenete sempre presente che oltre ad un certo numero di settori danneggiati il disco rigido diventa inaffidabile ed è meglio sostituirlo. Per nostra esperienza un disco rigido che supera i 5 anni di normale uso quotidiano, anche se non dà segnali di malfunzionamento, è ormai avviato alla decadenza fisica.
Inoltre c'è da considerare che dopo l'utilizzo delle due modalità, se vengono segnalati ancora del cluster rovinati è proprio il caso di sostituire l'unità per non trovarvi, improvvisamente, in guai ben peggiori.