Tutti noi utenti di Internet spesso crediamo d'essere dei piccoli hacker con il nostro computer e, invece, una scioccante ricerca ci riporta alla realta'!
Il fatto che troppo spesso moltissime persone si ritrovino il computer infetto o imprigionato da ricatti via web con virus crittografici o cadano in veri e propri ricatti sessuali online, deriva dal fatto che solo un utente su quattro riesce a riconoscere un vero pericolo derivante da Internet. Sembrerà davvero strano, ma c'è una grave impreparazione di base, nell'affrontare le connessioni digitali, che rende il 74% delle persone assolutamente vulnerabili a qualsiasi tipo di attacco.
Il test di Kaspersky su 18 mila navigatori in Internet
Uno dei leader mondiali della sicurezza Kaspersky, ha creato un quiz per testare e quindi verificare le competenze informatiche su circa 18 mila utenti abituali della grande rete. C'è anche da considerare che il test non era particolarmente difficile, alcuni “tranelli” erano decisamente infantili e facilmente individuabili, ebbene il risultato è stato sconvolgente: solo il 26% dei 18 mila intervistati è riuscito a comportarsi correttamente evitando il pericolo.
Il sondaggio ha evidenziato che solo un quarto degli utenti è riuscito a schivare il download di file dannosi, riconoscere una pagina web autentica da una falsa di phishing e verificare con attenzione l'estensione di un file prima di aprirlo (intuendo che comunque era un eseguibile e non un semplice documento in .Pdf, ad esempio).
I criminali informatici approfittano dell'impreparazione degli utenti
E' proprio questa desuetudine degli utenti all'utilizzo di un mezzo molto potente come un computer collegato ad Internet, il principale alleato di cracker ed hacker. Come potrete leggere in un nostro precedente articolo, consigli da un Hacker, la prima vulnerabilità di un Pc è ciò che si trova tra la sedia e la tastiera: cioè l'essere umano.
Talvolta non è neanche necessario avere le mani sulla tastiera per combinare grossi guai ad un Pc o anche ad una rete informatica su cui si lavora. Troppo spesso impiegati o semplici utenti forniscono informazioni all'esterno senza preoccuparsi delle conseguenze, ne abbiamo parlato in un altro interessante articolo: il devastante attacco informatico dell'ingegneria sociale. Scommettiamo che pochissimi lettori di questo articolo sono a conoscenza di questa metodica? Eppure spesso molti lavoratori al computer sono a contatto con dati sensibili che coinvolgono tutti noi e sono conseguentemente facilmente raggiungibili, vulnerabili ad attacchi del genere.
Il futuro sarà sempre più interconnesso e i problemi sempre maggiori
La rivoluzione digitale avanza in modo veloce, miliardi di persone sempre più alle prese con sistemi informatici, le trappole aumenteranno in modo esponenziale. Non sarà il caso o ilmomento di incominciare ad insegnare nelle scuole le metodologie basilari per un corretto comportamento quando si è alle prese con un Pc collegato in rete? Insegnare solo a leggere e scrivere, o la matematica, non basterà più in futuro. Occorre che sin da giovani si incominci ad imparare l'utilizzo serio e consapevole di uno strumento potentissimo che può generare enormi danni se non si comprende bene come funziona e quanto può essere pericoloso utilizzarlo con leggerezza.