Ogni tanto le solite bufale, complici anche i social network, tornano a galla. Parliamo oggi della presunta app "pedofila" di Talking Angela…
Secondo le notizie che circolano, ormai incontrollate, ripetute e rilanciate senza alcun controllo da chiunque abbia un account di un social network, Talking Angela “chiederebbe” ai bambini i loro nomi, indirizzi di casa, le scuole frequentate. Alcuni utenti social si lanciano ancor più nell'ottenebramento mentale affermando che sono scomparsi 4 bambini che avevano installato questa app sul loro tablet o smartphone.
Talking Angela è un gioco innocuo
Vogliamo innanzitutto rassicurare tutti: questa app e altre simili sono assolutamente innocue e la polizia conferma: non sono mai accadute misteriose sparizioni di bambini legate all'uso di questo software.
Purtroppo queste notizie si allargano ed assumono una certa veridicità proprio a causa dell'uso leggero dei social network, con amici e parenti pronti a giurare che c'è comunque qualcosa di vero.
La stupidità dell'avviso che circola, se dovesse capitare anche a voi cercate di evitare di diffonderlo, è stato creato da un buontempone o da una persona totalmente incapace di comprendere anche un minimo di programmazione informatica.
Addirittura alcuni idioti arrivano a scrivere che l'applicazione scatta delle foto ai bambini e poi le invia tramite Internet a dei server non meglio identificati per creare dei database di foto di bambini. Altra enorme sciocchezza.
Il sistema di conversazione con l'applicazione è creato da un sistema automatico abbastanza sofisticato (chatbot). Le conversazioni effettuate non interagiscono mai con un individuo in carne ed ossa, all'esterno. Inoltre è da tener presente che questa applicazione è stata già scaricata oltre 50 milioni di volte da utenti di tutto il Mondo ed è creata da una azienda come la Outfit7, una casa madre di software molto conosciuta ed apprezzata.
Anche l'insinuazione che l'applicazione sia stata modificata successivamente da hacker pedofili è priva di senso, poichè il download avviene dai market ufficiali ed il codice non può essere modificato grazie ai controlli della stessa casa che produce l'App e dai gestori del Market. Inoltre, da varie verifiche, non è mai stato trovata una qualsivoglia modifica esterna in questa applicazione.
Giusto per curiosità abbiamo anche noi scaricato ed installato questa applicazione: ebbene non c'è assolutamente nulla di strano rispetto alle decine di similari applicazioni già presenti nel market.
Forse non è propriamente un danno per la casa produttrice perchè ora si parla moltissimo di questa applicazione, però sono i numerosi commenti negativi e accuse di pedofilia che appaiono nei due market, dove si può scaricare l'applicazione. Commenti deliranti di persone che per “sentito dire” scrivono di non scaricare il software perchè dei bambini che la usavano sono scomparsi, ma ripetiamo: non c'è alcuna indagine in corso della polizia su sparizioni collegate a questa App.
Un reale pericolo invece c'è, ma non riguarda la pedofilia
L'unico “pericolo”, se così si può definire, insito in questa App, (ma anche in molte altre che sfruttano lo stesso meccanismo) è che comincia gratuita, poi ci sono varie richieste di acquisti di oggetti virtuali a prezzi molto alti, che potrebbero essere effettuati facilmente ed inconsapevolmente da un bambino tramite il numero di carta di credito già memorizzato nell'account Apple o Android.
In questo caso, per evitare addebiti inconsapevoli, l'adulto può preventivamente intervenire sull'applicazione per impedire, tramite le restrizioni del proprio account, l'addebito automatico di questi extra che non sono poi necessari alla funzionalità del gioco. Ecco, magari su questo aspetto economico si potrebbero diffondere, a ragione, messaggi di attenzione sui vari social network.
Link: sito ufficiale Talking Angela