Le acquisizioni di Google

Incredibile accelerazione di questo gigante del Web nel campo delle acquisizioni: in 12 mesi ha comprato 20 aziende, quali sono le sue intenzioni?


Termometro digitale della Nest

La notizia dell'ultimissima acquisizione di Google non farebbe poi tanto scalpore se non si esaminasse la cronologia delle acquisizioni effettuate da Google negli ultimi 12 mesi.

L'ultimo “acquisto” è stata l'azienda Nest, produttrice di dispositivi intelligenti per la casa ed ufficio. I soldi sborsati da Google non sono stati certamente pochi: ben 3,2 miliardi di dollari.
L'intenzione del colosso di Internet è indubbiamente non solo di possedere la tecnologia domotica di questa azienda, ma di continuare a collaborare con il suo creatore e fondatore: Tony Fadell, anni fa geniale collaboratore di Steve Jobs delle Apple, poi licenziatosi e creatore della ditta Nest.
Una acquisizione importante per il futuro, un investimento molto alto, che pochissimi possono permettersi, soprattutto di questi tempi.

La cosa davvero clamorosa, comunque, è che nel 2013 Google si è lanciata in una vera e propria guerra di conquiste, vediamo la lista della spesa del colosso di Mountain View.

All'inizio del 2013 c'è stato l'acquisto di Channel Intelligence, specializzati in tecnologie per il commercio elettronico, spesa di circa 125 milioni di dollari.

DNNresearch è stata invece acquisita a Marzo, azienda informatica che sviluppa software intelligenti per la ricerca delel immagini, non si conoscono i termini finanziari dell'accordo.

Talaria, sempre a Marzo, società attiva nella costruzione e gestione siti web.
Subito dopo in Aprile, è toccato a Behavio, una geniale startup che studia il comportamento degli utenti sul Web.

A maggio la piccola azienda Makani Power attiva nel settore dell'energia eolica. A Giugno una autentica asta per il social di navigazione satellitare Waze, quasi un miliardo di dollari soffiando l'affare a Facebook.

Bump e Flock due applicazioni per lo scambio dei dati tra smartphone, acquisiti e tolti dal mercato a Settembre, la spesa è stata di circa 35 milioni di dollari.

Per alimentare lo sforzo della ricerca e perfezionamento dei propri Google Glass, ad Ottobre è stata comprata l'azienda Flutter, specializzata nel riconoscimento gestuale.
La francese FlexyCore, attiva nel campo del software Android, è stata acquisita sempre in Ottobre.

Schaft a Dicembre, società giapponese specialista in robotica, si vocifera di un progetto segretissimo in questo campo. Sempre nel campo della robotica e sempre nel mese di Dicembre la società Industrial Perception. Inoltre, anche la Redwood Robotics è specializzata in questo campo così come la Meka Robotics.
La Holomni invece crea ruote tecnologiche sempre nel campo dell'automazione (che Google stia davvero costruendo un robot?).

Bot&Dolly specialisti nelle riprese cinematografiche ed effetti speciali, più o meno nello stesso campo la società Autofuss per la produzione video.

Un'altra recente acquisizione nel campo della robotica è l'importante società Boston Dynamics che progetta e crea robot per l'esercito statunitense.
A Gennaio si chiude il cerchio delle acquisizioni con la società svizzera BitSpin specialista nel campo software per Android.

La sensazione è che Google non voglia fermarsi, d'altronde la sua liquidità è gigantesca, altre acquisizioni sono certamente nel suo mirino.
Di tutte queste società acquistate fanno certamente effetto la preponderanza dei prodotti per la domotica e automazione. Dopo i Google Glass e l'automobile che si guida da sola, non è che stiano progettando i primi robot di terzo livello da introdurre in larga scala sul mercato?

Chi vivrà vedrà.

Lascia un commento e ti risponderò!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.