Notizie Shock sulle nostre pensioni

Lentamente stanno emergendo delle verita' sulla nostra pensione futura. I reali livelli di pensionamento, con gli ultimi calcoli, saranno drammatici. Un nostro lettore ci ha inviato questo articolo

tabella calcolo pensione futura

Da un nostro lettore, consulente del lavoro, riceviamo questo articolo e lo pubblichiamo a beneficio di tutti.

La società di consulenza Progetica ha sviluppato delle tabelle realistiche sulle prospettive dei livelli di pensionamento che aspettano tutti noi (per chi ha la fortuna di lavorare ancora, oggigiorno). I risultati delle simulazioni sono piuttosto sconfortanti: immaginate una pensione da circa 500 euro al mese, ebbene, per molti lavoratori, che hanno incominciato a lavorare dal 1995 in poi, la pensione sarà ancora più bassa.

Ad esempio, un dipendente di trent'anni, che oggi ha uno stipendio intorno ai mille euro, che potrebbe accumulare anche dei buchi contributivi, riceverà una pensione di sole 408 euro netti al mese, molto meno della pensione minima oggi attualmente in vigore.

La stessa Inps ha fornito i dati per gli ultimi calcoli

I giorni scorsi l'Inps ha reso noti alcuni dati fondamentali per capire come sarà il nostro futuro pensionistico. Utilizzando questi dati, i risultati sono a dir poco drammatici.

Le prospettive pensionistiche prese in esame si riferiscono a lavoratori con redditi limitati e una certa discontinuità nei versamenti dei contributi (cosa che accade spesso nel mondo del lavoro odierno). Oltretutto questa tipologia di lavoro ad intermittenza e stipendio basso, sarà certamente destinata ad aumentare a causa della maggiore flessibilità del mercato del lavoro collegato alla legislazione del Job Act del Governo. Lavoratori di questo tipo difficilmente supereranno i 500 euro al mese, anche a causa della legge Dini del 1995, che invece fornisce un paracadute per gli attuali cinquantenni. Infatti, il nuovo sistema contributivo, non prevede alcuna integrazione per le pensioni al minimo, si incasserà unicamente solo la rendita che spetta in base ai contributi versati.

La famosa busta arancione per le proiezioni Inps

Da tempo l'Inps rimanda l'invio delle famose buste arancioni che dovrebbero “svelare” ad oguno di noi le proiezioni della nostra futura pensione. Il motivo è chiaro e citato anche da alcuni dirigenti Inps: rendere evidente, la bassissima pensione che sarà calcolata in futuro, potrebbe comportare dei fortissimi malumori nei lavoratori.

La Progetica ha elaborato da sè, invece, queste proiezioni e sono davvero sconfortanti, come si temevano. Ad esempio un trentenne che ha da poco inziato a lavorare con un reddito mensile di mille euro netti al mese, avrà a 65 anni e nove mesi, un vitalizio di 514 euro (il 51% della sua retribuzione, se rimarrà stabile per tutto il periodo di lavoro). La pensione salirà a 600 euro mensili se andrà in pensione a 69 anni e un mese. Più farà carriera e migliorerà il proprio stipendio più la percentuale della pensione si assottiglierà: in caso di retribuzione finale di 2000 euro al mese, prenderà 734 euro al mese (ma solo il 37% dell'ultimo stipendio).

In passato abbiamo pubblicato anche dei calcolatori online per la pensione, da visitare!

Miglioramenti solo se l'economia italiana riprenderà a tirare

Leggeri benifici sulle pensioni future verranno elargiti solo se l'economia italiana comincerà di nuovo a crescere in modo sostanzioso, altrimenti i conti saranno quelli sopra citati. Naturalmente gli esempi sono generali, non tengono conto di altri fattori e di altre stime nel tempo, ma servono comunque a far comprendere che la nostra futura pensione sarà molto vicina ai limiti di sopravvivenza.

Migliorare la propria carriera, aumentare la stipendio comporterà senz'altro degli aumenti finali, ma percentualmente saranno comunque penalizzati, perchè anche raddoppiare uno stipendio potrebbe significare di diminuire il rapporto tra pensione retribuzione inferiore al 40%.

Luca Altini per Anarchia.com

(consulente del lavoro)

Informazioni più dettagliate sulla pensione a questo link

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