Vi siete mai chiesti il motivo dei tanti profili falsi esistenti su Facebook? Vediamo di dare un senso a questa moda molto utilizzata…
Il fenomeno dei profili falsi, nonostante le continue “strette” di Facebook, non sembrano diminuire, anzi, per molti versi proliferano ed hanno motivi ben precisi se continuano ad esistere.
Ultimamente una dettagliata inchiesta del New York Times spiega che, soprattutto negli Stati Uniti, sempre più utenti decidono di creare un profilo nei social sotto falso nome. Generalmente l'account inventato è un doppione, ossia si utilizza un profilo vero e un altro profilo falso. La scelta di optare per un profilo fasullo è dettato dal fatto di sentirsi più liberi, pubblicare post e foto che non faremmo mai con il nostro vero nome e cognome, criticare apertamente e parlare di politica senza il timore d'essere riconosciuti ed etichettati da chi ci conosce.
“Finstgram” è il nome del fenomeno dato dei profili falsi
Ormai l'abitudine di creare profili falsi, non solo in Facebook, è così utilizzato che è stato dato un vero e proprio nome: Finstagram. In pratica utilizza le due parole “Instagram” e “Fake“, “falso”. Il fenomeno del Finstagram è molto più utilizzato all'estero, da noi le percentuali sono ancora basse rispetto alle medie statunitensi. Probabilmente è anche perchè in America i datori di lavoro sono molto rigidi su ciò che postano i propri dipendenti nei profili Facebook e nei vari social: si può essere licenziati anche per una singola frase scritta. Inoltre, come già rilevato in un nostro articolo (Cercate lavoro? Attenti a Facebook) molte ricerche del personale vengono fatte anche consultando i vari profili social.
Facebook è molto severo, ma il controllo è difficile da attuare
Impossibile sapere con una certa sicurezza quanti profili falsi circolino in questo momento in Facebook. In Italia sono attivi circa 27 milioni di utenti e certamente un bel numero è composto da profili falsi. Fino a poco tempo fa era obbligatorio iscriversi con il nome utilizzato nella vita reale, nel 2015 c'è stato un aggiornamento delle policy di Facebook ed ora è possibile iscriversi anche con un nome diverso da quello registrato all'anagrafe purché sia quello “con cui ti identifichi di più e che usi nel quotidiano”. Ad esempio una persona transessuale non è obbligata ad iscriversi con i dati copiati dalla propria carta di identità, ma con il nome che utilizza abitualmente. Questa norma aggiuntiva dovrebbe difendere le Community discriminate.
Facebook cancella gli account falsi dietro denunce degli utenti stessi
Il social network più diffuso al Mondo non utilizza programmi speciali o algoritmi sofisticati per individuare account fasulli, ma semplicemente sono gli utenti a segnalare irregolarità nei profili altrui. In caso di più segnalazioni (ma anche questo è un problema come vedremo in un prossimo articolo), un Team interviene per verificare e può far scattare la sospensione dell'account o richiedere la conferma di identità anche tramite scannerizzazioni di documenti. In realtà gli equivoci sono sempre in agguato, come riportato in questo articolo: Facebook, il mio vero nome è Isis!
Facebook ricorda che esistono diverse impostazioni sulla privacy e quindi non è necessario ricorrere a profili falsi, ma in realtà molti utenti la pensano diversamente: un account fake permette molta più libertà, in pochi minuti è possibile dire e postare ciò che si vuole senza perdere tempo a settare le regole della privacy, spesso molto limitate e difficili da “centrare” secondo le proprie esigenze.
Un altro articolo che dovreste leggere riguardo a questo argomento è senz'altro: come mai Facebook è gratis.