Ormai affidabilita' ed estrema velocita' dei dischi rigidi Ssd fanno concorrenza ai vecchi dischi con il piattello. Ma ci sono problemi di durata con i dischi Ssd a stato solido?
Tutto bene quindi? Sarà questa la tecnologia definitiva, in futuro, per l'archiviazione e disponibilità di dati digitali? Molto probabile, anche se qualcuno continua ad avere il timore che questi dischi non siano solo ultra-veloci nel trattamento dei dati, ma che abbiano dei grossi problemi di affidabilità nel tempo. Vediamo se c'è qualcosa di vero.
Logoramento e durata vita di un disco Ssd
Attualmente i dischi a stato solido Ssd (non hanno parti in movimento), sono composti da celle di memoria che possono subire tra i 1000 e i 3000 processi di cancellazione e scrittura. In pratica “l'usura” si verifica perchè il sottile strato isolante delle celle di memoria si consuma a causa degli elettroni che vi transitano. Con il passare del tempo, infatti, lo strato isolante è sempre meno efficace ed alcuni elettroni non “scorrono” via, ma rimangono intrappolati. In questo caso viene aumentata automaticamente la corrente che quindi dev'essere più prolungata e forte, ma questo procedimento accelera ulteriormente il logoramento dell'isolante ed allunga inevitabilmente il processo di scrittura. Ad un certo punto, in alcune celle, la scrittura diventa così lenta che viene “scartata” dal controller del drive: comincia così la lenta decadenza del disco Ssd.
Quanto dura un disco Ssd?
La stessa Samsung conferma che i nuovi firmware contrastano efficacemente le problematiche dell'usura degli Ssd, i prodotti 840 EVO superano stabilmente il periodo di garanzia di 3 anni, mentre le versioni 840 PRO arrivano a 5 anni. Attenzione: stiamo parlando di durata della garanzia non di effettiva durata. In alcuni test Samsung, infatti, i dischi Ssd hanno subito oltre 4700 sovrascritture complete, il che corrisponderebbe ad una riscrittura completa ogni giorno, con una durata di 12 anni.
Inoltre occorre specificare che solo la scrittura usura gli Ssd, mentre la semplice lettura (cosa che avviene la maggior parte delle volte per gli utenti casalinghi) è assolutamente innocua.
Conoscere la durata di vita residua di un Ssd
Esiste un tool gratuito SSDLife che riesce a calcolare la durata di vita residua stimata. Ovviamente è necessario che il software rimanga installato abbastanza a lungo per avere una previsione sufficientemente esatta. Ad ogni modo è capitato che strumenti del genere, anche quando segnalino il deterioramento prossimo del disco, l'hardware continui invece a funzionare perfettamente, per lungo tempo. In questi casi, è meglio aumentare la frequenza dei backup. Ad esempio possiamo consigliarvi dei programmi gratuiti per clonare disco rigido.
Uno dei problemi principali di questa tecnologia è che gli Ssd non danno segnalazioni di malfunzionamento, in genere, finché non è troppo tardi.
I migliori Ssd, ad ogni modo, hanno all'interno anche fino al 30% in più di celle oltre la loro capacità totale, proprio per “sostituire” nel corso del tempo le celle che si usurano.
Conclusioni
La velocità ed efficienza degli Ssd sono davvero impareggiabili. Spesso il “collo di bottiglia” di un Pc è proprio quello del trasferimento dei dati da disco rigido alla cpu, per l'esecuzione. Far funzionare il sistema operativo tramite Ssd darà un “boost” molto potente, velocizzando tutte le operazioni del vostro Pc. Certo, gli Ssd con i cicli di scrittura non hanno vita infinita, ma state certi che anche i dischi rigidi tradizionali prima o poi si rompono.
Link: SSDLife