Ormai assistiamo sempre piu' alla presentazione di oggetti per la casa, ufficio e anche allarmi collegati in rete e tra di loro. Purtroppo tutta questa tecnologia comportera' diversi problemi aggiuntivi di sicurezza…
Internet of Things sono ormai chiamati tutti quegli oggetti che sono connessi fra di loro e alla rete Internet: televisori, radio, forni, frigoriferi e tanti altri strumenti di vita quotidiana. Purtroppo, però, un effetto indesiderato sarà che cresceranno anche i tentativi di attacchi dei criminali informatici per entrare nei vari sistemi.
La tecnologia è nuova, spesso non ci sono sistemi di sicurezza come firewall o antivirus a proteggere questi oggetti connessi 24 ore al giorno. Alcuni mesi fa, alcuni esperti, sono rimasti sorpresi da un frigorifero che era diventato una incredibile fonte di spam via email sulla rete. La cosa inizialmente farà un po' sorridere, ma se ci riflettiamo cominceremo a comprendere i tanti pericoli a cui andremo incontro in futuro ormai prossimo.
Oggetti connessi in rete facili prede di hacker e cracker E' inevitabile, tutto ciò che interagisce “intelligentemente” con la rete Internet, potrà essere utilizzato da criminali informatici per diffondere, virus, malware e spam. I maggiori esperti di sicurezza sono mesi che lanciano l'allarme sui rischi di un mondo “intelligente” con milioni di frigoriferi, automobili, termostati, allarmi, orologi, occhiali, ecc, tutti connessi al web. Questi oggetti saranno dei potenziali bersagli per furto di identità, spam e diffusione di virus in Rete. Altro potenziale pericolo: gli oggetti connessi potranno essere usati come strumenti ddos per attacchi letali ai server di distribuzione contenuti.
Più semplicemente tutta questa nuova tecnologia, che renderà la nostra vita più facile e comoda, comporterà un pesante pedaggio per le innumerevoli possibilità che questi oggetti interconnessi forniranno ai cyber-criminali.
Immaginate solo la potenzialità di spionaggio dei vostri comportamenti: controllare i consumi del vostro contatore elettrico fornirà utili indicazioni su quando il vostro appartamento è incustodito. Già oggi i criminali sfruttano sempre più la tecnologia per compiere furti e rapine, come già spiegato in questo nostro articolo: come un criminale usa Google Maps.
Altro esempio: un virus che entrerà attraverso Internet nel vostro televisore digitale potrà propagarsi agli altri oggetti connessi in casa vostra e magari raggiungere il sistema d'allarme che, controllate, sempre attraverso la Rete.
Un sistema veicolare diffuso con milioni di porte per entrare
Già adesso molti utenti sono poco propensi alla sicurezza del proprio Pc
, spesso non vengono neanche installati antivirus e non si fanno controlli periodici di scansione del sistema: a proposito se non fate scansioni periodiche cominciate ora con un ottimo programma gratuito come Malwarebytes in italiano. Quindi, osservando i comportamenti attuali, immaginate quanti di questi strumenti casalinghi saranno poi controllati dagli utenti stessi. Entro il 2020 aziende specializzate parlano di 26 miliardi di oggetti connessi. Già solo a pensare al numero è da far girare la testa, un ricco banchetto per i cyber-criminali.Inoltre c'è un altro problema, aumenterà il pericolo di cyberterrorismo con sabotaggi e attacchi alle infrastrutture come le reti elettriche, oleodotti fino alla reti ferroviarie e perchè no, anche le centrali nucleari. Molti di questi potranno partire dalle utenze delle case.
Stiamo prospettando uno scenario troppo pessimistico? Può anche darsi, ma sarà meglio prepararsi perchè in questo caso, la massima di Andy Grove della Intel, cade proprio a pennello: “Solo i paranoici sopravvivono“.
Avete già ora un frigorifero “intelligente” in casa? Guardarlo con circospezione, da oggi, non sarà solo collegato al fatto che siete a dieta stretta!