Il problema di robot sempre piu' intelligenti comincia a smuovere diverse organizzazioni mondiali, ultimamente sono stati rivolti anche appelli all'Onu per la regolamentazione…
Human Rights Watch, organizzazione mondiale non governativa a tutela dei diritti dell'uomo, ha preso decisamente a cuore un argomento che potrebbe diventare centrale in un futuro ormai prossimo: l'utilizzo di robot dotati di intelligenza artificiale.
Uno degli argomenti più scottanti è certamente l'utilizzo di robot killer, in pratica delle macchine da guerra molto sofisticate che potrebbero selezionare obbiettivi ed attaccarli senza alcun diretto giudizio dell'uomo. Ovvio che questa tecnologia non sarà pronta dall'oggi al domani, ma sono progetti a cui diverse super potenze militari stanno lavorando da tempo. Scenari sicuramente apocalittici già profetizzati da alcuni film di fantascienza, ma anche da scienziati ben aderenti all'attualità odierna.
Stati Uniti, Cina, Israele, Russia e Corea del Sud sono attivamente impegnati in questo campo della ricerca per creare armi sempre più sofisticate. Un esempio per tutti la Corea del Sud che già utilizza i robot Samsung Techwin in grado di individuare essere umani in automatico, grazie al calore corporeo, e di attaccare senza alcun ordine esecutivo da parte di un essere umano. Pare che queste armi sofisticate siano già attive nella zona demilitarizzata che divide Corea del Sud dalla Corea del Nord.
Non è fantascienza, ma attualità a breve
Molti scienziati sono convinti che è giunto il momento di intervenire su questa situazione a rischio. L'umanità sta intensificando l'intelligenza delle macchine per uccidere altri esseri umani senza alcun intervento diretto di un operatore e, attualmente, non ci sono leggi che regolamentino il loro utilizzo.
Come spesso capita in queste occasioni, a fronte di grida d'allarme di alcuni scienziati e studi che mettono in guardia sull'utilizzo incontrollato di questi robot killer, ci sono studi a favore dell'utilizzo di questa tecnologia. Ad esempio, un rapporto redatto da Ronald Arkin, dell'Università della Georgia, afferma che proprio i robot killer riusciranno i diminuire i danni collaterali e di conseguenza il numero le vittime durante i conflitti. In un certo senso i robot potrebbero avere un “comportamento più etico di un soldato umano“
Human Rights Watch invece, sottolinea come le macchine completamente automatiche possano sfuggire ad un concetto di responsabilità personale e pertanto gli eventuali crimini di guerra non sarebbero punibili. Infatti non c'è alcuna norma o legge internazionale che consideri responsabile chi progetta, costruisce o avvia un robot killer in uno scenario di guerra. Ben 50 organizzazioni non governative si sono associate al corposo rapporto di Human Rights Watch ed è stato presentato tramite appello urgente all'ONU, nella speranza che venga preso in considerazione avviando così un iter legislativo mondiale su questi sofisticati apparecchi killer.
Alcuni progetti interessanti sui robot potrete trovarli in questo nostro articolo: i robot sono pronti ad invaderci.