Avete servizi email o di comunicazione con società statunitensi o che hanno base negli Stati Uniti? Ebbene sappiate che le vostre comunicazioni non sono sicure e probabilmente sono spiate continuamente da bot (automi) digitali. Ecco il perchè
No, non stiamo parlando della Cina e delle continue intromissioni del governo cinesi nella posta di privati, anche di Gmail (Google ha citato spesso “intrusioni” nei suoi server alla ricerca di informazioni sui dissidenti cinesi). Parliamo della più grande democrazia del mondo: gli Stati Uniti.
Non ci sono informazioni ufficiali, ma solo pesanti sospetti che si sono accumulati in questi ultimi mesi per via di vicende che sono strettamente collegate fra loro.
Ovviamente la quasi totalità di noi usa le email o comunque i sistemi digitali per semplici scopi comunicativi e non abbiamo nulla da temere, ma ciò che indigna è il comportamento (presunto) di istituzioni che sembrano avere il controllo di ciò che si messaggia in rete e non solo.
I sospetti di intromissione dei servizi segreti americani in tutti i messaggi è diventato sempre più pesante pur non avendo mai avuto conferme ufficiali. Dopo il famoso caso di Edward Snowden (link su Wikipedia per chi ancora non lo conoscesse), che ha sollevato un polverone in tutto il Mondo, altre conferme sono arrivate da servizi che offrivano la massima privacy in rete.
E' il caso dello storico servizio di email crittografate Lavabit, sito che ormai aveva compiuto quasi dieci anni. Lavabit offriva una email gratuita in stile Gmail, ma con un più un alto livello di sicurezza perchè tutti i messaggi venivano crittografati ad altissimi livelli impedendo a chiunque di poter “spiare” i contenuti. Ebbene, pochi mesi fa, il creatore di Lavabit ha deciso di chiudere il proprio servizio, servizio che veniva usato dallo stesso Edward Snowden.
Ladar Levinson, creatore e gestore di Lavabit, ha pubblicamente affermato che ormai il governo americano “gli era addosso“, la pressione su di lui era molto forte nel tentativo di estorcergli una collaborazione.
Ladar Levinson non può parlare di questa faccenda: è sottoposto ad un ordine giudiziario che gli impedisce di divulgare altre notizie, ma si intuisce molto anche dalle sue laconiche dichiarazioni. Una di queste, in particolare: “Ritengo che tutti abbiamo il diritto di sapere come si comporta il proprio governo, e per me fare qualcosa con il mio servizio senza poterlo dire a nessuno era inaccettabile“.
Pertanto è facile capire che Lavabit ha preferito chiudere tutto pur di non “tradire” la fiducia dei propri utenti.
Qualunque utente del servizio potrà comunque recuperare i propri dati, ma a patto di decrittarli e renderli fruibili ad una certa forma di controllo.
Procedure di controllo, intercettazioni e spionaggio americani
Secondo il giornale Guardian
, l'NSA (spionaggio americano), ha ormai accesso privilegiato ai vari sistemi bancari, sanitari, segreti industriali, ai mezzi di comunicazione telefonici ed informatici. Persino alle celeberrime VPN (che dovrebbero tutelare le comunicazioni) e addirittura si sospetta anche alla rete anonima TOR.Secondo Snowden, la stessa Microsoft, ha ormai fornito le chiavi d'accesso ai propri servizi di comunicazione come Hotmail, Skype, SkyDrive, Outlook.com.
Google, Yahoo e Facebook hanno spesso lanciato “segnali” di pressioni ricevute dal proprio governo, ma appaiono spesso imbavagliate, prive di chiarezza su questa situazione, intimidite da queste potenti pressioni. E' probabile che queste corporation digitali siano compromesse allo stesso modo.
Un articolo allarmante anche dall'Associated Press rivela che ci sono forti richieste per controllare tutto ciò che accade nel mondo: spiare e trarre informazioni dalle telecomunicazioni di ogni nazione, i dati digitalizzati sui servizi Cloud e i social media.
E' vero, molti di voi diranno che “non hanno nulla da nascondere”, ma non avremmo comunque diritto alla nostra riservatezza? E comunque, chi ci assicura dei nostri dati “estrapolati”? Ad esempio: come facciamo ad essere sicuri che dati “rubati” non vengano poi usati da aziende statunitensi concorrenti a danno di aziende europee o asiatiche? In passato lo spionaggio industriale ha comportato gravissimi danni economici.
A chi dovremmo rivolgerci, visto che ufficialmente nessuno ha questi dati privati, se particolari della nostra vita (magari dati medici o preferenze sessuali) per errore finissero in database visibili a tutti?
Il problema della riservatezza riguarda tutti ed è drammatico leggere altre notizie sul fatto che lo stesso standard crittografato ai massimi livelli non è così impenetrabile come volevano farci intendere. Anche in questi sistemi si sussurra che siano presenti backdoor per accedere facilmente ai dati presenti.
Internet ormai è presente in tutti i settori, archivia tutto, le telecomunicazioni (anche voice) sono digitalizzate. Dovremo tornare ai vecchi “pizzini” per essere sicuri? Una cosa è certa: accettiamo il fatto che ormai la riservatezza non esiste più, sotto ogni forma (soprattutto quando le comunicazioni sono digitali). La speranza è che tutte queste informazioni “estrapolate” non diventino poi uno strumento di pressione sulla nostra vita. E' l'unica speranza che ci rimane.