Non bastavano le tante notizie apparse nell'ultimo anno sull'invadenza dei servizi segreti nei nostri dati: ora arriva una notizia ancor piu' clamorosa
Il controllo delle informazioni su Internet
In passato avevamo scritto degli articoli che riguardavano la scarsa privacy presente nelle trasmisisoni dei nostri dati digitali attraverso Internet, ad esempio con tutti spiati in Internet e Prism il controllore globale di Internet. Tutte informazioni reali, che hanno poi avuto riscontro nelle affermazioni del grande pentito della NSA: Edward Snowden. Quest' ultima scoperta, però, fatta recentemente da Kaspersky, il più conosciuto ed affidabile produttore di antivirus e sistemi anti-intrusione al Mondo, ha decisamente del clamoroso ed inimmaginabile fino a pochi giorni fa.
Altra notizia quasi incredibile, era stata data pochi mesi fa: la scoperta di un bug nella rete cellulare che rende qualsiasi cellulare facilmente intercettabile. Certamente non un virus creato ad hoc, ma comunque un errore di programmazione con cui i servizi segreti hanno certamente raccolto altri dati.
La collaborazione dei produttori di hard disk
Sembra davvero strano, se non impossibile, che i produttori di hard-disk non si siano accorti delle attività di cyberspionaggio da parte dei servizi segreti tramite dei software-spia residenti negli hard-disk. Kaspersky ha confermato che tracce di queste attività illecite sono state riscontrate in computer infetti; soprattutto in un elenco di paesi come l'Iran, Russia, Cina, Mali, Yemen, Algeria ed altre nazioni. Sotto controllo informatico principalmente enti governativi, società di telecomunicazioni, banche e naturalmente attivisti islamici.
La tecnica di attacco ai sistemi informatici, grazie a questa “porta” nascosta sui vari hard-disk, è talmente sofisticata che non può assolutamente essere stata creata da semplici hackers. Già in passato, si era parlato di sofisticati laboratori informatici di altissimo livello, che solo una nazione con ingenti risorse potevano realizzare, come nel caso del segretissimo virus Stuxnet. Questo tipo di attacco è dello stesso tipo, e riconduce ai servizi segreti americani o israeliani, lo stesso grado di sofisticata tecnologia.
La NSA non commenta la notizia
Netto rifiuto di commentare la notizia da parte dei servizi segreti americani, eppure, proprio un altro dipendente della NSA, rimasto anonimo, ma che ha avuto un contatto con l'agenzia giornalistica Reuters, ha dichiarato che effettivamente i laboratori di Kaspersky hanno scoperchiato un gravissimo problema di privacy. Un altro ex collaboratore della NSA avrebbe poi confermato che i servizi segreti americani, da tempo, inseriscono software-spia nelle memorie degli hard-disk, ma non è entrato nello specifico delle operazioni.
Minata anche la crittografia a questo punto?
La sensazione è che ora, qualsiasi dato, anche il più sicuro e blindato dalla crittografia, possa in realtà essere spiato ed indagato tramite questa “porta” inoculata nei dischi rigidi. Recentemente avevamo parlato del problema di Truecrypt (il più celebre programma di crittografia dati), situazione correlata alle pressioni dei servizi segreti, indicando anche la possibilità di continuare a crittografare grazie alle alternative gratuite a Truecrypt, ma una notizia del genere ci lascia davvero sconcertati. Neanche la crittografia sarebbe più valida perchè gli autori dello spionaggio cyber-elettronico conoscerebbero già in partenza la chiave crittografica che sigilla le informazioni.
Una notizia del genere è certamente devastante, una volta si pensava d'essere al sicuro tenendo il computer scollegato da Internet, ora non basta più, lo stesso hardware potrebbe arrivare nelle nostre case, nei nostri luoghi di lavoro, già “infettato” e con antivirus che non riescono a rilevare la minaccia.