Come funzionerà il reddito di cittadinanza

reddito di cittadinanza

Poche ore fa sono state resi noti i criteri per l’assegnazione del reddito di cittadinanza. Aldilà delle polemiche sul fatto che funzionerà o meno, un nostro lettore, esperto di questioni fiscali, si è informato ed ha deciso di scrivere questo articolo che volentieri pubblichiamo.

Come funzionerà il reddito di cittadinanza visto che ormai sembra proprio in dirittura di arrivo? Chi potrà usufruirne, come verrà erogato e quanto durerà? Con questa mini-guida cercheremo di rispondere alle domande principali.

Chi usufruirà del reddito di cittadinanza?

I beneficiati, osservano i tecnici, riceveranno il sussidio in base all’Isee complessivo della famiglia e non del reddito personale. L’Isee calcola la “ricchezza” della famiglia, includendo anche un eventuale patrimonio immobiliare o finanziario, esclusa la prima casa. Occorrerà essere residenti in Italia da almeno 10 anni.

Ogni beneficiato dal provvedimento dovrebbe ricevere una tessera a casa e una serie di impegni da prendere. Proprio in questi giorni si stanno stampando le prime tessere.

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La base dovrebbe essere un Isee di 9.360 per i nuclei composti di una sola persona, logicamente dovrebbe salire un po’ in base al numero dei componenti della famiglia.

Occorre subito chiarire che il reddito di cittadinanza sarà la differenza tra il reddito che si ha e quello che si deve avere: 780 euro al mese per un individuo, cifra che salirà in base a quanto è grande la famiglia. L’assegno sarà pieno per chi vive in affitto e più basso per chi ha la casa di proprietà.

Chi riceve il sussidio dovrà impegnarsi in lavori di pubblica utilità, corsi di formazione e perderà il diritto in caso di  rifiuto di tre offerte di lavoro. Le stime dicono che saranno circa 1,8 milioni i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza, in questo calcolo sono compresi anche quelli che riceveranno la pensione di cittadinanza (questa misura è descritta più avanti nell’articolo).

Durata del reddito di cittadinanza

La durata di questo provvedimento sarà al massimo di tre anni, ma a metà percorso, quindi dopo 18 mesi, scatterà una verifica per sapere se il beneficiario ha ancora titolo all’assegno fino a 780 euro.

Nel provvedimento dovrebbe essere incluso anche una specie di “incentivo” per le aziende che assumeranno una persona titolare del reddito di cittadinanza.

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Pensione di cittadinanza

Questo progetto intende portare a 780 euro al mese tutte quelle pensioni (pensioni d’invalidità, sociali o integrate al minimo) che sono appunto al di sotto della soglia stabilita dal reddito di cittadinanza.

Attenzione però: non tutte le pensioni saranno automaticamente aumentate. L’esempio classico è quello di una moglie che prende 600 euro al mese mentre il marito usufruisce già di una buona pensione. In questo caso il calcolo del’Isee (la somma delle due pensioni) probabilmente supererà il limite minimo e pertanto la pensione della moglie rimarrà a 600 euro.

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I paletti per questo reddito di cittadinanza sono davvero tanti ed è facile che molte persone non rientreranno in questa sovvenzione. Oltretutto la cifra stanziata è di soli 8 miliardi, troppo poco per i circa 5 milioni di individui considerati al di sotto della soglia di povertà.

Marco Fratini (contributo gratuito al blog Anarchia.com)

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