A Seattle nascerà il primo impianto di compostaggio umano: proprio dai corpi dei defunti nascerà un nuovo terreno per una nuova vita. Katrina Spade, founder e Ceo di “Recoponse”: società statunitense che sta creando la pratica eco-sostenibile di trasformare i corpi dei defunti in terreno. Nell’articolo troverete un video esplicativo.
Secondo i piani dell’azienda, entro dicembre 2020, a Seattle aprirà il primo impianto di “compostaggio umano“, il servizio per il trattamento di un defunto avrà un costo di 5.500 dollari.
E’ stato il governatore dello Stato di Washington, che a Maggio 2019, ha firmato una legge per abilitare il compostaggio umano rendendo possibile questo tipo di procedura.
“L’ultima cosa che la maggior parte di noi farà su questa Terra è avvelenarla – spiega Spade – Ora invece possiamo decidere di dare un contributo”.
In fondo molte persone si fanno cremare, perché invece non fornire nuova vita alla Natura evitando di inquinare ulteriormente l’ambiente?
L’intero processo alla fine creerà un metro cubo di terra che i parenti potranno in parte (o del tutto) portare a casa, se vorranno. Terra ideale, compost, per far crescere alberi e fiori.
Nel caso questa terra rimanga invece alla società “Reconpose”, verrà inviato ad una riserva dello stretto di Puget, nello Stato di Washington.
Anche la cremazione di un corpo inquina
La stessa cremazione, secondo questa società, inquina l’ambiente perché brucia combustibili fossili ed immette nell’atmosfera, ogni anno, tonnellate di anidride carbonica. Un equivalente della circolazione di 70 mila auto, ogni anno.
In altre parole, sempre secondo la Ceo di “Reconpose”, l’ultima cosa che faremo in questa vita sarà quello di avvelenare ulteriormente la Terra.
Non è un provocazione, né una notizia fake, come molti potrebbero pensare. Voi prendereste in considerazione di diventare terra per far crescere alberi e fiori? magari nel giardino dei vostri nipoti.
Sempre parlando del corpo umano, un altro articolo molto interessante è: anatomia ed atlante del corpo umano in 3D.