Facebook ed Instagram a pagamento

Meta rivoluziona Facebook e Instagram: arriva l’abbonamento senza pubblicità. Questa mossa, in risposta al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione Europea, offre agli utenti una scelta unica: navigare sui social media senza interruzioni pubblicitarie a un costo mensile.

Facebook ed Instagram a pagamento

Il piano è disponibile per gli utenti nell’UE, in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Gli utenti di età superiore ai 18 anni possono scegliere di utilizzare le piattaforme gratuitamente o sbarazzarsi degli annunci pubblicitari a partire da 9,99 euro al mese, mentre per gli utenti più giovani, l’opzione è gratuita. Questo abbonamento implica che Meta non utilizzerà i dati degli utenti a fini pubblicitari, sia quelli di prima parte che quelli provenienti da terze parti.

La questione della privacy online

Tuttavia, l’abbonamento solleva questioni importanti riguardo la privacy online. Mentre piattaforme come Netflix offrono versioni senza pubblicità a un prezzo più alto, il modello di Meta sembra suggerire che la privacy possa essere un lusso a pagamento. Gli esperti di privacy criticano questo piano, vedendolo come un “pagamento per la privacy“, accessibile solo a chi può permettersi l’abbonamento.

Come attivare Facebook ed Instagram a pagamento

Per attivare l’abbonamento, gli utenti incontreranno un pop-up su Facebook o Instagram. Il costo è di 9,99 euro al mese per l’iscrizione da desktop e aumenta a 12,99 euro per l’iscrizione tramite app. Il piano copre sia la navigazione su app che quella sul web. In futuro, il prezzo aumenterà per gli utenti con più di un profilo.

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Ovviamente tante polemiche

Questo nuovo piano di Meta ha suscitato un dibattito acceso. Da un lato, offre agli utenti la possibilità di una navigazione senza pubblicità, dall’altro, solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla divisione tra chi può permettersi la privacy e chi no.

Storicamente, il modello di business di Meta si è concentrato sulla fornitura di servizi sociali agli utenti e sulla vendita di spazi pubblicitari alle aziende. Questo nuovo piano a pagamento rappresenta un passo verso l’adeguamento alle normative europee sulla privacy dei dati.

La situazione ha preso una svolta significativa a luglio, quando la Corte di giustizia europea (CGUE) ha limitato la capacità di Meta di aggregare dati utente da diverse piattaforme come WhatsApp, Facebook e Instagram, oltre che da siti web e app di terze parti, senza un esplicito consenso dell’utente.

La pesante sanzione a Facebook

In gennaio, Meta è stata multata per 390 milioni di euro dalla Commissione irlandese per la protezione dei dati per aver obbligato gli utenti ad accettare annunci personalizzati come condizione per l’utilizzo di Facebook e Instagram, violando così le norme sulla privacy dell’UE.

La CGUE ha suggerito che l’introduzione di un servizio di abbonamento in Europa potrebbe essere un modo per conformarsi alla sua sentenza, secondo Meta. In sostanza, un abbonamento permetterebbe agli utenti di accedere alle piattaforme senza che i loro dati personali vengano utilizzati per la vendita di annunci.

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Vale la Pena Pagare per Evitare la Pubblicità su Facebook e Instagram?

Questa domanda solleva un importante dibattito. Secondo il gruppo per i diritti sulla privacy NOYB (None of Your Business), pagare per evitare la pubblicità equivale a un “pagamento per i propri diritti“. Max Schrems, attivista e fondatore di NOYB, sostiene che i diritti fondamentali “non possono essere messi in vendita”.

La decisione di abbonarsi a Facebook dipende da fattori soggettivi, come il reddito e il valore attribuito alle piattaforme. Alcuni trovano la pubblicità fastidiosa e invasiva, mentre altri non la considerano un problema. Generalmente, l’opzione potrebbe non sembrare conveniente per la maggior parte degli utenti, ma potrebbe essere vantaggiosa per coloro che trovano la pubblicità intrusiva.

Il Comitato europeo per la protezione dei dati e la Corte di giustizia dell’Unione europea hanno affermato che un’alternativa alla pubblicità sui social di Meta è “necessaria” e che la tariffa deve essere “adeguata”. Tuttavia, Schrems ha espresso dubbi sul fatto che una tariffa annuale di 160 euro fosse ciò che avevano in mente.

Conclusione su Facebook ed Instagram a pagamento

L’introduzione di questo abbonamento da parte di Meta rappresenta un momento significativo nel dibattito sulla privacy online e sul ruolo della pubblicità nei social media. Mentre alcuni utenti potrebbero accogliere con favore la possibilità di una navigazione senza pubblicità, altri potrebbero vedere in questo un ulteriore divario tra chi può permettersi la privacy e chi no, sollevando questioni etiche e di equità nell’accesso alla privacy online.

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