Hacker chiedono riscatto a Netflix

Un mondo globale che cambia rapidamente, anche nella criminalità. Ora Netflix, gigante della produzione serie Tv via Internet, è stato preso di mira da un hacker (cracker) che chiede un grosso riscatto…

Innanzitutto chiariamo che chi sfrutta le proprie capacità informatiche per fare soldi illegalmente è un cracker e non un hacker. Nella mentalità comune si associa il termine hacker alla criminalità, ma in realtà i criminali e truffatori informatici devono essere denominati con il giusto termine: cracker (o Black Hat Hacker).

Chiesto riscatto milionario a Netflix

Un cracker ha preso di mira Netflix, un vero gigante, produttore a livello globale di serie Tv via streaming. Nel solo 2017 Netflix ha in produzione 40 serie Tv diverse, giusto per far capire di che dimensioni parliamo. Ebbene questo cracker, o gruppo di cracker (la cosa non è ben definita), sta minacciando Netflix di pubblicare sul circuito P2P le nuove puntate inedite di una serie Tv che ha ottenuto un grande successo internazionale”Orange is the new Black“.

Il cracker si è auto-denominato “The Dark Overlod” (signore dell’oscuro) e poiché non ha ricevuto i soldi richiesti, ha cominciato a pubblicare gli episodi per dimostrare che non è affatto uno scherzo. Attualmente sembra che siano già online, illegalmente, ben 10 puntate delle 13 di questa serie, molto attesa, che sarebbe dovuta iniziare il 9 Giugno 2017. Il file immesso nel flusso torrent è di 11,46 Gbytes ed è andato rapidamente in condivisione.

FBI indaga su questo clamoroso furto di dati

Il danno economico per Netflix è grave, la FBI sta dando la caccia a questo criminale informatico, ma per ora sembra davvero “il signore dell’oscuro” perché è irrintracciabile. Anzi, si è fatto vivo con il suo account Twitter minacciando altri network televisivi (ABC, Fox e National Geographic) di poter rubare dati e serie Tv.

Netflix ha ammesso il problema, secondo il quartiere generale della società di streaming TV, il tutto è stato causato da un grosso distributore, utilizzato anche da altri network, che forse non ha protetto sufficientemente la preziosa ed inedita serie Tv.

Questa clamoroso furto subito da Netflix pone un problema più ampio, su cui la società americana si è subito interrogata. Ma quanto sono sicuri i nostri dati in rete? Dopo i numerosi e recenti scandali (furti di email riservate, pubblicazione di piani strategici della CIA, intromissioni nelle elezioni…) sembra che non ci sia un argine sicuro contro i criminali informatici sempre un passo avanti agli esperti di sicurezza.

L’Italia è messa ancor peggio rispetto agli USA

Non per niente, mesi fa, avevamo pubblicato un articolo-denuncia sulle gravi falle di sicurezza dei nostri dati. Purtroppo, però, in Italia non si fa mai nulla finché non accade un fatto grave, quindi rimaniamo in attesa che ciò avvenga per poi vedere in Tv i soliti, inutili, dibattiti polemici.

Anche per quanto riguarda gli attacchi hacker di ingegneria sociale, che molti informatici conoscono bene, non vengono mai istruiti dipendenti o dirigenti di enti pubblici che trattano dati particolarmente sensibili.

Noi stessi dovremo sempre fare più attenzione ai ricatti digitali provenienti da Internet solo per spillarci soldi, nessuno può dirsi sicuro al 100%. Sempre occhi aperti, anche noi utenti comuni o piccoli uffici, potremmo cadere in ricatti a scopo di estorsione, come recentemente accaduto e descritto nell’articolo: il virus che chiede il riscatto.

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