Lo zucchero: amico o nemico? Se si parla di fruttosio, la risposta potrebbe sorprendervi.
Tutti sappiamo che lo zucchero è una fonte di energia per il nostro corpo. Il glucosio, lo zucchero più importante per il nostro organismo, rappresenta il principale “carburante” per le cellule. Lo possiamo trovare in diverse forme e in numerosi alimenti
- Carboidrati complessi: pane, pasta, riso, cereali, patate e legumi sono ricchi di amido, un tipo di zucchero complesso che il nostro corpo scompone in glucosio durante la digestione.
- Zucchero da tavola (saccarosio): lo zucchero bianco e quello di canna sono composti da saccarosio, formato a sua volta da glucosio e fruttosio in parti uguali.
- Frutta: oltre al fruttosio, la frutta contiene anche glucosio in quantità variabili a seconda del tipo.
- Miele: un altro alimento in cui troviamo sia fruttosio che glucosio, con proporzioni che dipendono dalla varietà di miele.
- Latte e latticini: il lattosio, lo zucchero del latte, è un disaccaride composto da glucosio e galattosio.
Ma cosa succede quando lo zucchero che consumiamo non alimenta solo i nostri muscoli, ma anche le cellule tumorali?
Uno studio scientifico importante rivela che…
Un nuovo studio pubblicato su Nature rivela un meccanismo inaspettato con cui il fruttosio, lo zucchero presente nella frutta e in molti alimenti trasformati, contribuisce allo sviluppo del cancro. Ma non è tutto. Il fruttosio è stato anche collegato a un aumento del rischio di obesità, diabete di tipo 2, sindrome metabolica e malattie cardiovascolari. Un vero e proprio nemico nascosto nella nostra dieta.
A differenza del glucosio, che fornisce energia direttamente alle cellule di tutto il corpo, il fruttosio agisce in modo subdolo. Viene trasformato dal fegato in grassi, che a loro volta alimentano la crescita dei tumori. Uno studio pubblicato sul Journal of Hepatology ha dimostrato che questo processo può portare anche allo sviluppo di steatosi epatica non alcolica (NAFLD), una malattia del fegato sempre più diffusa.
Pensate a una cellula tumorale come a una macchina affamata di carburante. Il glucosio è come la benzina, che la fa correre veloce. Ma il fruttosio è come l’olio, che lubrifica i suoi ingranaggi e la fa crescere ancora più rapidamente.
Questa scoperta, frutto del lavoro del laboratorio di Gary Patti dell’Università di Washington, apre nuove strade per la prevenzione e il trattamento del cancro. Bloccando la trasformazione del fruttosio in grassi nel fegato, potremmo rallentare la crescita dei tumori.
“Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che le cellule tumorali non utilizzavano direttamente il fruttosio”, spiega Patti. “Il fruttosio viene prima trasformato dal fegato in un tipo specifico di grassi, che vengono poi rilasciati nel sangue. A quanto pare, le cellule tumorali si dividono molto più velocemente quando hanno accesso a questi grassi”.
In passato già altri medici e specialisti avevano allarmato sulle conseguenze di un eccessivo uso di fruttosio, ma ora questo studio conferma indelebilmente le dichiarazioni di questi specialisti:
Dr. Dean Ornish, fondatore del Preventive Medicine Research Institute:
- “Una dieta ricca di fruttosio può aumentare il rischio di cancro alla prostata.”
- “Il fruttosio può anche promuovere la crescita di altri tipi di tumori, alterando il metabolismo e l’infiammazione.”
Dr. Pierre Azam, ricercatore presso l’Università di Tours, Francia:
- “Il fruttosio può aumentare la resistenza all’insulina, che è un fattore di rischio per diversi tipi di cancro.”
- “Il fruttosio può anche promuovere la crescita dei tumori, fornendo alle cellule tumorali una fonte di energia alternativa al glucosio.”
Allo studio un farmaco inibitore del fruttosio
La buona notizia è che esiste già un farmaco, chiamato CS-917, che blocca questo meccanismo. Originariamente sviluppato per il trattamento della steatoepatite, una malattia del fegato grasso, il CS-917 è attualmente in fase di sperimentazione. Questo farmaco potrebbe essere riproposto per combattere la crescita dei tumori alimentata dal fruttosio, anche se sono necessari ulteriori studi per confermarne l’efficacia e la sicurezza in questo contesto.
Il fruttosio presente nella frutta
Ad ogni modo questo tipo di fruttosio non è considerato pericoloso, se consumato nell’ambito di una dieta equilibrata.
Ecco perché:
- Quantità: La frutta contiene fruttosio in quantità moderate, insieme a fibre, vitamine, minerali e antiossidanti, che contribuiscono a un’alimentazione sana.
- Fibre: Le fibre presenti nella frutta rallentano l’assorbimento del fruttosio, prevenendo picchi glicemici e riducendo il carico sul fegato.
- Effetto saziante: La frutta contribuisce al senso di sazietà, aiutando a controllare l’appetito e a regolare l’assunzione di calorie.
Quando il fruttosio può diventare un problema:
- Frutta essiccata e succhi di frutta: La frutta essiccata e i succhi di frutta concentrano il fruttosio in un volume minore, quindi è più facile consumarne in eccesso.
- Sciroppi e alimenti trasformati: Molti alimenti trasformati contengono fruttosio aggiunto sotto forma di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio o altri dolcificanti. Questi zuccheri aggiunti possono contribuire a un consumo eccessivo di fruttosio.
- Eccesso di frutta: Anche se la frutta è sana, un consumo eccessivo può portare a un’eccessiva assunzione di fruttosio, con potenziali effetti negativi sul metabolismo.
Conclusioni:
- Goditi la frutta fresca come parte di una dieta equilibrata, senza preoccuparti eccessivamente del fruttosio.
- Limita il consumo di frutta essiccata, succhi di frutta e alimenti trasformati con zuccheri aggiunti.
- Se hai dubbi o condizioni di salute particolari, consulta un medico o un dietologo per personalizzare la tua alimentazione.
Riassumendo cosa possiamo fare?
In attesa di nuovi farmaci, possiamo già agire per ridurre il rischio. Ecco alcuni consigli:
- Limita il consumo di fruttosio: fai attenzione alle etichette degli alimenti e riduci il consumo di bevande zuccherate, succhi di frutta, cereali per la colazione, yogurt aromatizzati, condimenti per insalate e altri alimenti trasformati.
- Scegli fonti di fruttosio naturali: preferisci la frutta fresca alla frutta sciroppata o ai succhi di frutta. Ricorda che il fruttosio si trova naturalmente nella frutta, ma in quantità moderate.
- Mantieni uno stile di vita sano: segui una dieta equilibrata, fai attività fisica regolarmente e mantieni un peso sano.
- Segui le raccomandazioni dell’OMS: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di limitare il consumo di zuccheri aggiunti a non più del 10% dell’apporto calorico giornaliero.
La lotta contro il cancro è una sfida complessa, ma ogni passo avanti nella comprensione dei meccanismi che lo alimentano ci avvicina alla vittoria.