La ricerca robotica sta accelerando in un modo incredibile: gli esperti rivelano che la tecnologia corre cosi' veloce in questo campo che tra due anni potremo addirittura avere risultati concreti nelle nostre case…
iCub, il robot italiano
Un'altra rivoluzione annunciata dalla tecnologia: serviranno solo due anni per mettere in rete tutti i robot del Mondo e ciò comporterà un'accelerazione senza precedenti in questo settore. Non siamo ancora ai livelli di intelligenza artificiale, con tutti i problemi che potrebbero eventualmente insorgere, ma i robot in rete potranno scambiarsi dati ed esperienze riuscendo in questo modo ad apprendere molto più velocemente.
iCub il robot italiano
Il robot umanoide creato nell'Iit di Genova, chiamato iCub, è attualmente uno dei robot più avanzati ed è stato venduto in 26 esemplari a diversi laboratori nel Mondo. Una volta definiti gli standard, tutti questi robot saranno collegati fra loro e comporterà una vera rivoluzione, anche domestica. Il progetto di prototipi efficienti dovrebbero essere concluso entro due anni: con prodotti adatti ad entrare nelle case. Robot da compagnia, aspetto semplice e simpatico, capaci di muoversi autonomamente per tutta la casa con la capcità di raccogliere, portare, afferrare oggetti. Naturalmente potrebbero integrare anche circuiti di comunicazione esterna, allo stesso modo di uno smartphone, sempre pronto all'uso (e che non smarriremo nelle varie stanze perchè basterà dirgli di raggiungerci).
La tecnologia di costruzione è a buon punto, per la commercializzazione di massa di questi sofisticati elettrodomestici occorrerà abbassare i prezzi, di solito questo avviene con le economie di scala in grandi produzioni. Attualmente il costo attuale è sui 250 mila euro, ma si stanno studiando nuovi materiali (soprattutto plastici) oltre a componenti di nuova progettazione, per arrivare intorno ai 10 mila euro. Questo prezzo è giudicato idoneo per avere in casa un robot molto sofisticato, per i primi acquisti
Una diffusione generale e capillare tra 8 anni
Invece, in un decennio, più o meno, è stato calcolato il periodo di tempo da cui si uscirà dalla fase dei prototipi adatti solo a poche famiglie, con prodotti di massa indicati come sofisticati elettrodomestici. Tante idee sono in fase di sviluppo, tra cui anche l'autoalimentazione: i nuovi robot, oltre ad avere un aspetto simpatico e morbido, potranno ricaricarsi da soli semplicemente bevendo del metanolo. Infatti il progetto è quello di dotarli di economiche batterie al metanolo, a lunga carica.
iCub è un robot ancora molto costoso e probabilmente non sarà lui ad entrare stabilmente nelle nostre case, ma un suo fratellino molto più economico. la ricerca è rivolta soprattutto a materiali meno pesanti e costosi, dalle plastiche rinforzate creando così materiali robusti, ma allo stesso tempo molto sottili. Il grafene è uno di questi materiali che potrebbe essere usato su larga scala, ottima soluzione anche per ottenere caschi da lavoro e per le moto molto robusti e sottili.
I pericoli della intelligenza artificiale
Siamo ancora molto lontani da una vera intelligenza artificiale che possa auto-apprendere e dotata di una coscienza, ma qualcuno incomincia a pensare che occorrerà mettere delle regole precise sin da adesso per evitare rischi poi difficilmente controllabili.
L'astrofisico Stephen Hawking e l'imprenditore Elon Musk si sono già espressi in passato manifestando la loro preoccupazione per le super intelligenze che deriveranno dai progressi in questo campo (ricerche più o meno segrete che tutti i laboratori informatici dei vari Stati stanno effettuando).
Bill Gates si è aggiunto a questa lista, recentemente. Il fondatore di Microsoft ha dichiarato d'essere anche lui preoccupato per questa corsa all'intelligenza artificiale. Gli aspetti iniziali non saranno rischiosi, sempre secondo Gates, perchè le macchine eseguiranno molto lavoro per noi e non avranno poi una intelligenza molto elevata. Tra qualche decennio, però, l'intelligenza artificiale sarà così elevata da diventare una preoccupazione e, soprattutto, come controllare lo sviluppo di queste ricerche in laboratori che non collaborano con l'occidente come la Cina o altri paesi del genere?
Hawking è stato ancor più netto in passato: “lo sviluppo di una intelligenza artificiale, con piena coscienza, potrebbe segnare la fine della razza umana”. Non meno diplomatico Musk: “l'intelligenza artificiale sarà potenzialmente più pericolosa delle armi nucleari”.
Siamo ancora molto lontani dagli scenari più pericolosi, per ora. I robot che probabilmente verranno alla luce nei prossimi anni saranno solo elettrodomestici molto efficienti e utili, soprattutto, alle persone anziane sole in casa. Allo stesso tempo sappiamo tutti, però, che lo sviluppo tecnologico è inarrestabile e corre sempre più veloce. Andremo dalle auto che si guidano da sole ad armi belliche intelligenti, dalle piattaforme di sorveglianza a macchine (robot) che interagiranno con la nostra vita.
L'intelligenza artificiale sarà una grande sfida per tutta l'umanità, ma regole ferree e rigidi protocolli dovranno essere argomento di importanti discussioni nei prossimi anni. Per approfondimenti: la disciplina della robotica e storia dell'intelligenza artificiale.