La Commissione Trasporti e Telecomunicazioni del Senato ha approvato un emendamento contro il telemarketing aggressivo, il disegno di Legge è stato già approvato alla Camera e dovrebbe essere approvato al più presto. Ma cosa comporta esattamente la nuova norma? E come dovrebbe tutelarci?
Dopo aver combinato un grosso guaio, negli scorsi mesi, con un decreto legge sbagliato sul telemarketing, ora pare che finalmente si stia per approvare una Legge che tutelerà maggiormente gli utenti telefonici dalle martellanti telefonate pubblicitarie. Ma davvero questa nuova Legge ci tutelerà dallo “stalking telefonico pubblicitario”? Non ne siamo così convinti, leggete bene cosa accadrà.
Rendere riconoscibili le telefonate pubblicitarie
Una volta che entrerà in vigore la nuova norma, sarà fatto obbligo alle società di telemarketing, di rendersi riconoscibili attraverso uno specifico prefisso unico.
In definitiva i prefissi “pubblicitari” saranno due: un primo prefisso sarà dedicato esclusivamente alle telefonate commerciali (le più fastidiose e numerose), il secondo prefisso identificherà invece le chiamate utilizzate per organizzare indagini statistiche.
Ora anche la telefonia mobile nel registro delle opposizioni
Il disegno di Legge in corso di approvazione prevede anche un’altra novità: la possibilità di inserire anche un numero telefonico mobile nell’elenco del registro delle opposizioni. Infatti, come già spiegato nell’articolo “evitare telefonate pubblicitarie“, è sempre possibile inserire il nostro numero fisso in un speciale elenco per essere esclusi dalle chiamate fastidiose, ma non era possibile per i cellulari. D’ora in poi si potrà “bloccare” anche il proprio telefonino.
Iscrivere il proprio numero nel registro delle opposizioni è comunque fondamentale perché così facendo vengono revocati tutti i consensi precedentemente accettati sull’utilizzo dei propri dati personali (cosa che facciamo abbastanza spesso, senza pensarci).
Un scappatoia legale per la pubblicità telefonica
La nuova Legge, però, lascia degli spiragli aperti alle società che effettuano il tele-marketing telefonico. Infatti c’è una deroga che non è molto piaciuta all’Unione Nazionale dei Consumatori: ” gli operatori potranno evitare il prefisso identificativo nel caso offrano la possibilità d’essere ricontattati tramite l’identità della linea”. In pratica se il call-center telefonico non è anonimo ed è possibile ricontattarlo, non sono obbligati al prefisso unico.
Di solito si dice “fatta la Legge trovato l’inganno”, qui, invece, pare che l’inganno ci sia proprio nella Legge stessa. Alcuni operatori di telemarketing potranno quindi continuare a chiamare senza il prefisso unico. A questo punto all’utente non rimane altro che iscriversi al Registro delle Opposizioni e far rispettare la propria volontà minacciando esplicitamente l’operatore che non dovesse rispettare la nostra volontà. La minaccia efficace è quella di denunciarli tramite un modulo al Garante della Privacy.